Cannes of Sadness

ex aequo a Le otto montagne di Charlotte Vandermeersch e Felix van Groeningen, dal libro di Paolo Cognetti e con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, e EO del polacco Jerzy Skolimowski, una ragliata d’asino che abbiamo minoritariamente coprodotto.

Giuria spaccata, con due ex aequo, dieci film su ventuno a premio, compreso quelli degli abbonati fratelli Dardenne, Tori et Lokita, per cui s’inventano il riconoscimento del 75°, dovessero mai avere un buco in bacheca. (cinematografo.it)

Su altre fonti

L'Italia sorride (in parte) per il Premio della Giuria a Le otto montagne, in ex-aequo con EO. Camera d’Or per la migliore opera prima del Festival va a War Pony di Riley Keough e Gina Gammell (cinematografo.it)

«Con “Le otto montagne” il cinema italiano rimane ancora protagonista» Questi gli altri premi della 75ª edizione del Festival: Grand prix ex aequo a Close di Lukas Dhont e a Stars at noon di Claire Denis. (l'Adige)

Tutto è nato l'anno scorso quando una sessantina di comuni siciliani si è unita nell'Associazione Borghi dei Tesori, sotto l'egida delle Vie dei Tesori, e ha fatto nascere il primo Festival dei borghi. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Vittoria anche per l’Italia con “Le otto montagne” che ha conquistato il premio della giuria ex aequo con “Eo”. Cannes, Palma d’Oro a Ostlund e giuria premia “Le otto montagne”. Miglior regia Park Chan Wook, attrice Zar Amir Ebrahimi. (Agenzia askanews)

Una giuria generosa ma incapace di individuare una linea coerente offre per la seconda volta in cinque edizioni il massimo riconoscimento al regista svedese Ruben Östlund (Corriere del Ticino)

Più che mai abbiamo visto molto cinema d’autore che in realtà è cinema mainstream, o meglio un ibrido prima schifato e oggi abbracciato dai grandi festival. Quest’anno abbiamo visto Cannes cercare di inseguire il cambiamento con la destra e bramare la conservazione con la sinistra. (BadTaste.it Cinema)