Green pass a lavoro: le nuove regole per i lavoratori, multe ed esenzioni
Come funzionerà per i dipendenti pubblici.
E quali quelle che riguarderanno i 300 mila dipendenti pubblici, anche loro senza Carta verde?
Tutti quelli che all’ingresso degli uffici non presenteranno Certificazione verde verranno rimandati a casa
Per i 4 milioni di dipendenti pubblici sprovvisti di Green pass le regole saranno simili a quelle di insegnanti e operatori scolastici.
Quali saranno le regole e quali le sanzioni per i più di 18 milioni di lavoratori del privato attualmente sprovvisti di Green pass?
La notizia riportata su altre testate
Multe, sanzioni e controlli: anche gli studi professionali nel mirino. Super Green Pass: il nuovo decreto. Nel nuovo decreto sul Super Green Pass è previsto che nel settore pubblico venga applicato il “modello scuola”. (Open)
Si dovrà quindi essere vaccinati, aver fatto un tampone o essere guariti dalla malattia per entrare in fabbrica, negli uffici pubblici e privati, ma l’obbligo dovrebbe essere esteso anche a studi professionali, negozi e ristoranti. (IlGiunco.net)
Quanto alle sanzioni il testo su cui verrà presa una decisione prevede la sospensione dal lavoro e stop allo stipendio dopo 5 giorni di assenza per coloro che sono sprovvisti di green pass. In sintesi, la stessa linea adottata per la scuola potrebbe invece essere adottata per gli altri lavoratori del pubblico e del privato. (PalermoToday)
E’ in corso il dibattito sull’obbligo del Green pass sul posto di lavoro. Se c’è un impedimento dell’azienda a ricollocare il lavoratore senza Green pass la suddetta può arrivare al licenziamento del dipendente (Ck12 Giornale)
Il governo ci ha detto che l’obbligo di Green pass riguarderà “tutti i lavoratori pubblici e privati in qualsiasi luogo di lavoro”. Green pass, approvato il decreto per 12 mesi ma in aziende e scuole è già caos contagio. (Proiezioni di Borsa)
«Non è possibile che per lavorare sia necessario pagare 22 euro ogni due giorni. Ciò significa che o i lavoratori si convinceranno finalmente dell’occasione rappresentata dai vaccini, oppure dovranno pagarsi un tampone ogni due giorni. (Prima Bergamo)