Poliziotti arrestati a Verona, il collega: “Controllano le telecamere, gli schiaffi dateli nel tunnel”

Pestaggi, insulti e umiliazioni nei confronti di persone fermate nel corso di operazioni di polizia. A incastrare gli agenti in diversi casi, i filmati realizzati dalla videosorveglianza della stanza dei fermi, il cosiddetto “acquario”. Le riprese sarebbero state inizialmente insabbiate con la falsificazione di verbali e documenti, ma presto è stato richiesto di effettuare le violenze nel “tunnel”, il corridoio lontano dall’occhio indiscreto della telecamera. (infodifesa.it)

Su altre testate

Oltre ai cinque poliziotti arrestati ieri per violenze e abusi su persone in custodia, altre 17 persone sono indagate. Il caso della Questura di Verona anima anche il dibattito politico sul reato di tortura. (Daily Verona Network)

Violenze e torture in Questura a Verona, spunta una seconda inchiesta. Violenze in Questura a Verona, dopo i cinque poliziotti arrestati, accusati di aver picchiato e insultato alcuni “fermati”, e i 17 indagati, spunta un’altra inchiesta, anche questa condotta dalla Procura di Verona. (veronaoggi.it)

Anche in questa circostanza è necessario assumere una posizione rigorosamente garantista. Fatta salva la presunzione di innocenza per arrestati e indagati, e assicurata loro la più ampia capacità di difesa, tuttavia non è possibile ignorare la ruvida materialità di alcuni fatti. (la Repubblica)

Dalle pagine dell'ordinanza del gip di Verona Livia Magri e dai racconti di queste ore delle vittime delle violenze avvenute nell'acquario, la sala della questura di Verona in cui venivano portate le persone fermate durante i pattugliamenti, affiora l'impressione di un copione consolidato da parte dei cinque poliziotti arrestati. (Il Mattino di Padova)

In alcune immagini, il poliziotto costringe a urinare un uomo, e poi lo costringe a «essere utilizzato come uno straccio per pavimenti sulla sua stessa urina». (Il Mattino di Padova)

Terremoto nella questura di Verona dopo l'arresto, ordinato dalla Procura di Verona, di cinque agenti, ora ai domiciliari. Si indaga per i reati di tortura, lesioni, falso, omissioni di atti d'ufficio, peculato e abuso d'ufficio. (Radio 24)