Mercato immobiliare a Milano: lo specchio della pandemia

Ha rallentato quindi la crescita dei valori la metropoli che aveva chiuso il 2019 con prezzi in aumento del 13%.

Negli ultimi 10 anni i prezzi degli immobili a Milano hanno performato meglio rispetto alla media delle grandi città (+2,1% Milano contro il -30% delle grandi metropoli)

Economia Mercato immobiliare a Milano: lo specchio della pandemia. Secondo le analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, nel secondo semestre del 2020 i valori immobiliari a Milano hanno registrato un aumento dello 0,8% e tutto l’anno si chiude con +2,8%. (BuongiornoAlghero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nelle altre città a Genova, Roma e Milano si stima una crescita dell’1,5%, a Bologna e Firenze dell’1,1% e a Torino dell’1% La fotografia del 2020 per le nuove abitazioni. Le compravendite nelle otto città metropolitane sono calate del -5,8% (dato medio). (Lignius.it)

Negli ultimi 10 anni i prezzi degli immobili a Milano hanno performato meglio rispetto alla media delle grandi città (+2,1% Milano contro il -30% delle grandi metropoli). Sono aumentati in particolare i prezzi delle soluzioni che hanno spazi esterni, molto ricercate ma di cui c’è bassa offerta. (Sardegna Reporter)

Autore: Redazione. La domanda di case nel Regno Unito nei primi tre mesi di quest'anno è aumentata del 5,7% su base trimestrale, secondo un indice pubblicato da Get Agent, un portale immobiliare britannico specializzato nei servizi offerti dagli agenti immobiliari. (idealista.it/news)

A febbraio 2020, il prezzo mediano di vendita era stato di 260.000 dollari. Nessuna città ha registrato una diminuzione nel prezzo mediano di vendita. (Monitorimmobiliare.it)

I prezzi sono stabili, anche se sul nuovo si sta notando un incremento della curva dei prezzi anche a causa dell'aumento dei costi delle materie prime. Anche nel primo trimestre del 2021 si conferma una tenuta, con spinta verso l'alto, di compravendite: gettonati appartamenti con una stanza in più e con terrazzo. (Il Gazzettino)

Per quanto riguarda gli acquirenti, in Italia nel 2020 il 29,8% delle compravendite è stato concluso da single, percentuale in leggera crescita rispetto al 2019 quando si fermava al 28,7%. La classe dei “single” presa in considerazione in questa analisi è composta da single, divorziati, separati e vedovi. (L'Opinionista)