Dietrofront su Deltacron: la variante sparisce dal database internazionale

Perché le sequenze depositate risultavano sospette?

Infatti le sequenze depositate dal team di ricerca cipriota risultano essere state ritirate dal database Gisaid, dove erano state precedentemente depositate.

Enrico Bucci. Oggi, dal sito Gisaid, non compare il riferimento al sequenziamento della presunta variante nell’isola di Cipro.

Leonidos Kostrikis, analizzando 24 casi di Covid a Cipro, aveva dichiarato ai media di aver scoperto la variante ibrida Deltacron (una fusione perfetta tra Delta e Omicron). (Open)

Ne parlano anche altre testate

È questo il sospetto che con sempre con più insistenza circola nella comunità scientifica. Le obiezioni cipriote però non convincono i ricercatori: "Se andassimo ad analizzare tutti i genomi potremmo trovare migliaia di casi apparentemente ibridi. (Tiscali.it)

Pubblicità Pubblicità. Sono stati individuati per la prima volta in Veneto due casi di soggetti contagiati sia dalla variante Omicron che Delta. (la VOCE del TRENTINO)

Per la prima volta in Veneto sono stati individuati due casi di doppio contagio Covid da variante Delta e Omicron . Al 20 dicembre scorso la prevalenza di Omicron in Veneto si fermava appena all'8,2%, si sta diffondendo molto rapidamente (ilgazzettino.it)

La notizia era stata ripresa da tanti giornali italiani, che avevano utilizzato toni allarmistici per parlare di una possibilità che necessitava ancora di conferme e accertamenti. E oggi arriva la conferma di Bucci: Deltacron in realtà non esiste. (MeteoWeb)

Al 20 dicembre scorso la prevalenza di Omicron in Veneto si fermava appena all'8,2%, si sta diffondendo molto rapidamente Nei due casi abbiamo osservato semplicemente la compresenza delle due varianti, al momento è prematuro fare riflessioni più specifiche». (ilmessaggero.it)

Inoltre, il doppio contagio non deve spaventare: "L'infezione non risulta essere più grave di quello che farebbe singolarmente ogni variante" dice la dottoressa Ricci Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron: oltre a quello trentino, c'è anche un campione appartenente ad un paziente residente in provincia di Padova, dove ha sede il laboratorio. (TrentoToday)