I docenti francesi bloccano la scuola: norme anti-covid ingestibili; 75% le adesioni - Notizie Scuola

Stando invece ai dati del governo, l’adesione all’odierno sciopero si ferma al 38,5% del corpo docente.

Tra i ragazzi di età compresa tra i 15 ei 17 anni, la cifra era superiore al 6%

Nella sola area metropolitana di Parigi, la scorsa settimana, è stato confermato che circa il 5% dei bambini delle scuole primarie e medie è stato contagiato.

Considerato che i protocolli per gestire a scuola le norme anti-covid, imposti dal governo francese, sono confusionari, autoritari e dunque ingestibili, ai docenti, appoggiati da sindacati, presidi e associazioni dei genitori non è rimasto altro che scendere in piazza e scioperare. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altri giornali

Gli insegnanti francesi marciano verso il ministero dell'Istruzione per chiedere chiarezza al governo sulle misure anti-Covid nelle scuole. Allo sciopero – indetto dai sindacati – ha aderito il 75 per cento degli insegnanti della primaria e il 62 per cento del personale scolastico delle scuole medie e superiori. (Corriere TV)

Troppi “protocolli”, decisioni in continuo cambiamento, informazioni all’ultimo momento, un carico di lavoro eccessivo senza ricevere la corrispondente considerazione, confusione nelle famiglie per adeguarsi agli obblighi: dopo due anni di Covid, la variante Omicron ha finito per mettere in ginocchio la “scuola aperta”, la scelta francese di far funzionare l’istruzione malgrado la pandemia, per evitare di aggravare le diseguaglianze tra allievi. (Il Manifesto)

Di converso, mi accorgo con stupore che la scuola è diventato uno strumento, uno strumento dimostrativo del Presidente Draghi “La parola chiave è sicurezza – osserva Turi in un webinar organizzato da Orizzonte Scuola -. (Tuttoscuola)

Ne abbiamo parlato con Enrico Riboni, nostro collaboratore e corrispondente dalla Francia Ascolta o scarica Lo sciopero generale di giovedì 17 gennaio contro i protocolli anti-covid nelle scuole, introdotti dal Governo francese al rientro dalle vacanze natalizie, ma ritenuti troppo blandi ha ottenuto i primi risultati. (Radio Onda d'Urto)

Una mobilitazione “non contro il virus – spiegano lavoratori e lavoratrici – ma per denunciare la crescente esasperazione nelle scuole”, “condizioni di lavoro che peggiorano” e le “bugie permanenti del ministero dell’Istruzione”. (Radio Onda d'Urto)

Il 75% dei maestri di scuola primaria, così come il 62% degli insegnanti di medie e licei hanno pertanto preso parte allo sciopero. La scorsa settimana è stato contagiato il 5% dei bambini delle scuole primarie e più del 6% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni (Ticinonews.ch)