Medici a 100 euro l'ora in pronto soccorso, Regione-sindacati

Via libera in Veneto ai medici in Pronto soccorso a 100 euro (lordi) l'ora.

Nella formazione degli elenchi verrà data priorità ai medici che lavorano già in Pronto soccorso, ma potranno candidarsi anche gli specialisti di altre discipline.

Soddisfazione viene espressa da Giovanni Leoni, segretario regionale del sindacato Cimo-Fesmed: «Un primo passo che migliora la situazione assurda per cui il lavoro del medico dipendente vale poco più della metà di quello di un libero professionista: da 35 a 60 euro lordi l'ora in orario normale, 60 euro lordi l'ora per prestazioni aggiuntive, la metà circa per le ore straordinarie notturne e festive, peraltro impossibili da recuperare. (ilgazzettino.it)

Su altre fonti

«Ora i termini dell’accordo vanno estesi a tutte le Regioni d’Italia – commenta Guido Quici, Presidente della Federazione Cimo-Fesmed (cui aderiscono ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED) -. (Panorama della Sanità)

La carenza di personale medico nei pronto soccorso del Veneto sembra essere risolto con un lauto accordo: 100 euro lordi all’ora. Per individuare i dirigenti medici interessati le stesse aziende sanitarie pubblicheranno apposite manifestazioni di interesse. (Nurse Times)

Specializzandi in corsia, resta lo stop. (Il Piccolo)

A darne notizia è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, il quale nel ricordare il provvedimento adottato dalla Regione specifica anche che le tariffe saranno applicate anche per i turni aggiuntivi dei medici e degli infermieri operanti nei reparti in cui si registrano maggiori tassi di assenza. (ilgazzettino.it)

Da tempo come assessorato abbiamo avviato una interlocuzione con gli uffici del Ministero dell’Economia al fine di concordare ulteriori strumenti che consentano politiche perequative, in primis dando applicazione alle previsioni del Patto per la Salute 2019-2021 ove si consente alle Regioni in equilibrio economico di incrementare i fondi contrattuali nel limite del 2% del monte salari 2018 anche in ottica “perequativa”. (PadovaOggi)

“Da tempo come assessorato – prosegue – abbiamo avviato una interlocuzione con gli uffici del Ministero dell’Economia al fine di concordare ulteriori strumenti che consentano politiche perequative, in primis dando applicazione alle previsioni del Patto per la Salute 2019-2021 ove si consente alle Regioni in equilibrio economico di incrementare i fondi contrattuali nel limite del 2% del monte salari 2018 anche in ottica 'perequativa'. (TG Padova)