FCA in rosso dopo dati immatricolazioni UE

(Teleborsa) - Giornata no per Fiat Chrysler, che che perde in Borsa il 3,03% dopo un esordio migliore.

Il titolo accusa le ripercussioni dei brutti dati delle immatricolazioni europee, che per il gruppo del Lingotto sono crollate del 97,6% con una forte contrazione della quota di mercato.

A pesare anche qualche realizzo, dopo i guadagni della vigilia, innescati dalla decisione di FCA di richiedere le garanzie statali. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri media

Sullo sfondo gli echi della polemica politica, pro o contro Fca a causa della sede legale ad Amsterdam e fiscale a Londra. Per il prestito a Fca Italy il ministro ha insistito «sul "no" anche alla distribuzione di dividendi, con l’utilizzo dei soldi in Italia e la gestione dell’occupazione con accordi sindacali». (La Stampa)

L’Italia in particolare ha registrato il calo peggiore: -97,6% con meno di 4.300 auto vendute. Sotto tali livelli si segnalano supporti statici a 7,05 e poi, in caso di ulteriore accelerazione ribassista, a 6,65 euro per azione. (Finanza Operativa)

Secondo alcuni (in particolare i 5 Stelle) se FCA rinunciasse al dividendo straordinario da 5,5 miliardi di euro che fa parte del piano di integrazione con PSA (closing atteso nel primo trimestre 2021), non avrebbe necessità di chiedere la garanzia dello Stato. (Investire Oggi)

Fca Italia si è impegnata a mantenere tutti gli investimenti pianificati in Italia, ha garantito i piani occupazionali, ha accettato di non delocalizzare. La trattativa Stato-FCA sul prestito da 6 miliardi. (next)

Tanto meno nel caso di un prestito che resta un prestito e si deve restituire. Mentre Troia brucia.... c’è ancora chi ha il coraggio di mettere in dubbio l’operazione “prestito garantito” per FCA Italia. (Auto.it)

Si parla anche dei Decreti economici varati dal Governo per contrastare l'emergenza da coronavirus e della questione della ripresa del settore del turismo. (Radio Radicale)