Primo vertice regioni - governo Draghi su emergenza covid e restrizioni - TGR Friuli Venezia Giulia

Domani il vicepresidente Riccardi chiuderà l'intesa con i rappresentanti regionali di categoria. di Antonio Di Bartolomeo. I presidenti di regione si confrontano per la prima volta col nuovo governo questa sera in merito alle misure di contrasto all'epidemia.

Confermata la richiesta di un superamento del sistema a semaforo: sì a regole nazionali omogenee, salvo provvedimenti locali restrittivi.

Primo vertice regioni - governo Draghi su emergenza covid e restrizioni. (TGR – Rai)

Ne parlano anche altre testate

Alcune centinaia di attori, ballerini, coristi e molti lavoratori saltuari hanno chiesto al Governo riaperture in sicurezza dei luoghi della cultura e dello spettacolo, ammortizzatori sociali per i lavoratori di questi settori ormai da un anno in profonda crisi, nuovi ristori e investimenti. (LaPresse)

Serve un dialogo vero con le istituzioni e che ci siano tutele vere per garantire il nostro lavoro” hanno aggiunto (LaPresse)

Napoli, 23 feb. (LaPresse)

Una delegazione è stata successivamente ricevuta in prefettura. I musicisti presenti, tutti del Teatro Carlo Felice, hanno eseguito l’Inno di Mameli. (LaPresse)

“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica”, si legge nella nota di palazzo Chigi, viene prolungato al 27 marzo lo stop agli spostamenti tra Regioni e province autonome. Sempre fino al 27 marzo, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. (LaPresse)

Lo dice Cecilia Muraro, rappresentate di Adl Cobas alla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo che si è tenuta a Bologna questo pomeriggio.”Non deve essere una falsa partenza come quella dell’estate o una ripartenza dove c’è ancora lavoro nero o lavoratori sfruttati”, aggiunge Muraro che poi conclude: “Siamo qui per chiedere un tavolo vero di riforma per lo spettacolo, uno dove non ci sia solo Franceschini, ma anche il Mise e il ministero del Lavoro: parliamo di lavoro nella cultura”. (LaPresse)