Antitrust multa Eni per pubblicità ingannevole

Inoltre rispetto alle emissioni gassose i parametri erano ben altri rispetto a quelli divulgati.

L’altro caso Eni. Un altro caso “fresco” di pubblicità ingannevole e giustamente sanzionata è per l’Eni (MIL:ENI).

Messaggi ingannevoli. EniDiesel+ e la sua componente biodiesel Hydrotreated Vegetable Oil chiamata da Eni “Green Diesel” non è rispettosa dell’ambiente in quanto il prodotto è un gasolio per autotrazione e non può essere considerato “green”. (Proiezioni di Borsa)

Ne parlano anche altre fonti

A questo link è possibile consultare il testo completo del provvedimento, mentre qui sotto riportiamo il comunicato di AGCM: Secondo l'Autorità le affermazioni che esaltavano l'impatto ambientale positivo di diesel+ non trovano riscontro nella realtà dei fatti, e allo stesso modo non sono veritiere le affermazioni riguardanti la "componente green". (DMove.it)

Peraltro, per la produzione della componente HVO, Eni utilizza solo basi rinnovabili certificate come "sostenibili" dai più autorevoli schemi di certificazione riconosciuti a livello europeo. blending wall), che caratterizza gli altri carburanti, e che, ove superato, potrebbe compromettere lo stesso funzionamento dei veicoli. (Rai News)

Foto: AFP Eni. Eni fa sapere di aver "appreso con grande sorpresa" la decisione dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di considerare “ingannevoli” i claim ambientali e alcune descrizioni prestazionali contenuti nei messaggi pubblicitari relativi al carburante Eni Diesel+ e conseguentemente di sanzionare la Società. (AGI - Agenzia Italia)

Entrando nei dettagli della decisione, l'AGCM evidenzia come l'ingannevolezza dei messaggi derivi innanzitutto dalla confusione fra il prodotto pubblicizzato Eni Diesel+ e la sua componente biodiesel HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), chiamata da Eni “Green Diesel”, attribuendo al prodotto nel suo complesso vanti ambientali che non sono risultati fondati. (HDmotori)

blending wall), che caratterizza gli altri carburanti, e che, ove superato, potrebbe compromettere lo stesso funzionamento dei veicoli. Peraltro, per la produzione della componente HVO, Eni utilizza solo basi rinnovabili certificate come ”sostenibili” dai più autorevoli schemi di certificazione riconosciuti a livello europeo. (La Legge per Tutti)

Secondo l'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato l'ingannevolezza dei messaggi derivava "dalla confusione fra il prodotto pubblicizzato EniDiesel+ e la sua componente biodiesel HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), chiamata da Eni "Green Diesel ". (Tiscali.it)