Attacco in Congo. Da decenni il nord Kivu è terra di conquista di minerali e terre

Lo stesso padre Robert si è occupato della vicenda: “Inizialmente abbiamo dato dei soldi ma non sappiamo se sono vivi e morti”

Forse hanno visto un bianco e hanno pensato che sarebbe stato un modo per avere dei soldi”.

“Di solito su quella strada rapiscono persone importanti e poi chiedono il riscatto – spiega al Sir il sacerdote congolese -.

“Da noi ogni giorno ci sono notizie di uccisioni, oramai a Butembo-Beni c’è sempre una carneficina, si muore come insetti”. (CEInews)

Ne parlano anche altri giornali

LEGGI ANCHE — Congo, il VIDEO dell’agguato all’ambasciatore Attanasio. Le Forze armate congolesi, alla ricerca della verità Nella nota diramata proprio dai ribelli Ruanda si legge che “dichiarano di non essere coinvolti in alcun modo nell’attacco e chiedono alle autorità congolesi e alla Monusco di fare tutto il possibile per far luce sulle responsabilità di questo ignobile assassinio”. (Yeslife)

Ribelli ruandesi: “Neghiamo ogni responsabilità” (Di martedì 23 febbraio 2021) Il giorno dopo la barbara uccisione dell’Ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, del carabiniere 30enne Vittorio Iacovacci e dell’autista del convoglio del World Food Programme nel quale viaggiavano, Mustapha Milambo, nuovi particolari e nuove versioni emergono dalle autorità e dai soggetti coinvolti in quello che, al momento, viene considerato un tentativo di rapimento finito male. (Zazoom Blog)

Il Ministero degli Esteri, si legge in una nota della Farnesina, non risparmierà alcuno sforzo per arrivare ad una corretta ricostruzione del tragico attacco in RDC nel quale hanno perso la vita l’Ambasciatore Luca Attanasio ed il Carabiniere Vittorio Iacovacci. (Livesicilia.it)

Nel corso degli anni le Forze per la liberazione del Ruanda hanno però cambiato il modo di agire, passando da azioni terroristiche ad attacca a “bassa intensità”, soprattutto rapimenti Dietro questo nome agiscono i ribelli ruandesi di etnia Hutu, già noti per il genocidio in Ruanda nel 1994 di almeno 800mila persone di etnia Tutsi. (Il Riformista)

L’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci erano due italiani che hanno mostrato lealtà ed abnegazione nel servizio al nostro Paese" (Cuneodice.it)

È quanto emerge dai primi riscontri dell’autopsia effettuata sul corpo di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci, l’ambasciatore e il carabiniere uccisi durante un tentativo di sequestro in Congo lunedì 22 febbraio Roma, 24 feb. (LaPresse)