Dollaro in lieve calo, ma ha potenziale grazie alla Fed

I funzionari della Fed hanno segnalato che si aspettano tre aumenti di 25 punti base nel 2022

Nella testimonianza preparata per l'udienza, diffusa ieri, Powell ha affermato che la Fed utilizzerà i suoi strumenti "per evitare che una maggiore inflazione si rafforzi".

A medio termine, il futuro smantellamento del quantitative easing della Fed "potrebbe implicare un ulteriore rialzo fino a circa il 4% sul dollaro", ha affermato JPMorgan (Milano Finanza)

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A confermare il timore sulle prossime politiche della Fed, ieri Goldman Sachs ha previsto che la banca centrale aumenterà i tassi quattro volte nel 2022. Partenza sotto la parità per gli indici di Wall Street: le preoccupazioni per la diffusione della variante Omicron del Covid si sommano alla minaccia di rialzo dei tassi da parte della Fed già a marzo. (Milano Finanza)

Powell ha detto alla commissione bancaria del Senato che i funzionari non esiteranno ad agire se necessario per contenere le pressioni sui prezzi Wall Street guadagna dopo Powell: i motivi. A Wall Street, nella notte l’S&P 500 ha rotto una serie di ribassi di cinque giorni ed è salito a 4.713,07. (Money.it)

"Ricorreremo a tutti i nostri strumenti per sostenere l'economia e il solido mercato del lavoro e per impedire che una inflazione più alta diventi radicata". "Oggi l'economia si sta espandendo al ritmo più veloce degli ultimi anni, e il mercato del lavoro è solido", dirà Powell al Senato, nell'audizione prevista per la sua conferma alla presidenza della banca centrale Usa. (Finanzaonline.com)

"Pensiamo che ci sia qualcosa che potremmo essere in grado di fare su SLR", ha detto Powell in risposta a una domanda sul tema In questo senso, il controllo dell'inflazione, senza aumentare i tassi così tanto da soffocare la ripresa economica, è fondamentale per ridurre la disoccupazione. (Teleborsa)

“Se la domanda dovesse rallentare e si arrivasse a una situazione di stagflazione, la Fed potrebbe decidere di non procedere con un aumento dei tassi”, dice l’analista. La Fed dovrebbe chiudere l’asset purchase program entro marzo e poi iniziare le strette a partire da giugno. (Morningstar)

), spiegando che a suo avviso i tassi americani rimarranno bassi a lungo. I tassi americani saliranno e si trascineranno dietro i rendimenti sovrani e corporate, ma proprio nessuno crede che torneranno sopra l’inflazione nel breve e medio termine (InvestireOggi.it)