Albenga, Distilo: “Manifestazione contro i manganelli? Mi dissocio. Sindaco Tomatis candidato di rifondazione comunista”

Albenga. "Manifestazione contro i manganelli ad Albenga? Mi dissocio". Così, in una nota, il presidente del consiglio comunale albenganese Diego Distilo commenta l'iniziativa andata in scena nella giornata di ieri, sabato 16 marzo, in piazza Trincheri. "Avrei approvato - spiega - solo se fosse stata contro il genocidio. A che titolo erano in piazza Troncheri il segretariato del PD di Albenga con alcuni membri dell’amministrazione comunale alla manifestazione contro i manganelli? Ancora una volta non si è capito che manifestare contro i manganelli vuol dire essere contro le forze dell’ordine che ogni giorno rischiano la vita con stipendi miseri per tutelare la nostra sicurezza". (IVG.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il percorso si snoda lungo le vie del centro, fino a viale Trastevere. La foto del presidente israeliano Benjamin Netanyahu e della premier Giorgia Meloni che si stringono le mani, sporche di sangue, insieme alla scritta «Stop genocidio» apre, ancora una volta, il corteo pro Palestina partito oggi alle 16 (con circa un'ora di ritardo) dal Circo Massimo. (Corriere Roma)

Albenga. Oltre un centinaio di persone, oggi pomeriggio ad Albenga, hanno partecipato alla manifestazione “Stop al genocidio e ai manganelli" in piazza Trincheri. Originariamente prevista per lo scorso weekend, era stata rinviata a oggi a causa delle previsioni meteo. (IVG.it)

«Abbiamo ulteriore prova dell’immortale vittimismo da parte della nostra cara senatrice a vita, e anche dopo vita, Liliana Segre», ha urlato nel megafono uno degli attivisti alla guida del corteo di Roma. (Open)

Anche gli appelli del Papa rimangono inascoltati, lasciando morire di fame bambini e anziani. Nel silenzio ipocrita dell’Occidente, che da una parte finge di protestare, ma poi impedisce qualsiasi delibera dell’Onu finalizzata a sanzionare la politica criminale di Israele. (Rieti Life)

A Rimini, oltre 300 persone hanno reclamato pace, un immediato cessate il fuoco permanente e aiuti umanitari significativi, sottolineando la necessità di una “Palestina libera”. Il corteo “Rimini con Gaza” si è svolto nel centro storico, criticando il governo di centrodestra e l’amministrazione locale per la loro tardiva richiesta di cessare il fuoco, che è arrivata cinque mesi dopo l’attacco israeliano a Gaza e i 30.000 morti. (AltaRimini)

È tornata in piazza, una settimana dopo il grande corteo dell'8 marzo del movimento 'Non una di meno', la protesta dei movimenti filo-palestinesi contro la reazione di Israele all'aggressione di Hamas del 7 ottobre. (Repubblica Roma)