Boris Johnson in Parlamento sul 'party gate': "Pensavo fosse un incontro di lavoro". L'opposizione: "Dimissioni"

Il leader dell'opposizione laburista Keir Starmer ha sfidato in Parlamento il premier conservatore a dimettersi dopo l'ammissione di responsabilità.

Starmer ha definito le scuse di Johnson "senza valore", accusandolo di aver mentito alla Camera e al popolo britannico, scatenandone la furia.

Travolto dal "party gate". Organizzato il 20 maggio dal capo della sua segreteria, Martin Reynolds: con un centinaio d'inviti e a cui il premier conservatore britannico risulta aver partecipato di persona accanto a una quarantina di funzionari effettivamente intervenuti e alla first lady Carrie. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

RG 12.30 del 12.12.2021 Il servizio di Claudio Bustaffa. SEIDISERA del 08.12.2021 - Feste e gatti, imbarazzo per Johnson Il premier britannico Boris Johnson si è scusato in parlamento per il cosiddetto "party gate" legato a un incontro organizzato nel giardino di Downing Street nel maggio del 2020 quando il Regno Unito era ancora in confinamento. (RSI.ch Informazione)

Ammettendo per la prima volta di aver partecipato alla festa, pensando si trattasse di un evento di lavoro, Johnson ha detto di essere andato nel giardino per ringraziare lo staff e di essere rientrato nel suo ufficio 25 minuti dopo. (Il Fatto Quotidiano)

– Il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson ha ammesso davanti alla Camera dei Comuni di aver violato le norme sugli assembramenti in vigore nel Paese nella prima metà del 2020 per contrastare la pandemia di Covid-19 per partecipare brevemente a una festa nella sede del governo nonché sua residenza, al numero 10 di Downing Street, a Londra. (Dire)

Ma le smentite non impedirono a Johnson di ripetere lo slogan dall’autobus acquistato per la campagna, costato 400 mila sterline. Prima della nascita di Romy, Johnson aveva confermato di avere sei figli, il che porta il totale a sette. (La Stampa)

Londra (Regno Unito), 14 gen. (LaPresse)