Congo: uccisi l'Ambasciatore italiano e un carabiniere

Congo: uccisi l’Ambasciatore italiano e un carabiniere. L'Ambasciatore italiano nella Repubblica del Congo, Luca Attanasio, e un carabiniere di 30 anni in servizio in Africa da settembre sono stati uccisi stamani con colpi di arma da fuoco nel corso di un tentativo di rapimento.

La vettura dove viaggiavano faceva parte di un convoglio della Monusco, la missione dell'Onu per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo, che comprendeva anche il capo delegazione dell'Ue. (Toscanaoggi.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lascia un vuoto nella comunità militare e in quella della sua cittadina, dove lo ricordano con affetto e ammirazione e dove, il giorno dei funerali, sarà proclamato lutto cittadino. Chi era Vittorio Iacovacci. (Telefriuli)

Possiamo soltanto esprimere tutta la nostra vicinanza al Corpo diplomatico italiano, all'Arma dei Carabinieri e al 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia di Gorizia, dove prestava servizio Vittorio". Esprimiamo massima vicinanza al corpo diplomatico e ai commilitoni del 13 Reggimento ‘Friuli Venezia Giulia’ di stanza alla caserma ‘Cascino’ di Gorizia” (TriestePrima)

Lutto in provincia di Latina per Vittorio Iacovacci. La piccola comunità di Capocroce, frazione del comune di Sonnino in provincia di Latina, si stringe attorno alla famiglia di Vittorio Iacovacci, il carabiniere rimasto ucciso in Congo insieme all’ambasciatore Luca Attanasio. (LaPresse)

terrorismo. Morto anche l’autista del convoglio dell’Onu con il quale viaggiavano. Luca Attanasio, ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo; Vittorio Iacovacci, il carabiniere della scorta; e un autista sono stati uccisi in un attacco a un convoglio dell’Onu in una zona orientale del Congo – la provincia del Nord-Kivu – avvenuto lunedì 22 febbraio. (TIMgate)

L’ambassadeur d’Itaie Luca Attanasio qui faisait partie du convoi, a été blessé Congo, ucciso in un attacco l'ambasciatore italiano e un carabiniere. Chi è il carabiniere morto. Si chiamava Vittorio Iacovacci il carabiniere ucciso nell'attentato in Congo dove ha perso la vita anche l'ambasciatore italiano. (Il Gazzettino)

Spesso le persone si stupiscono di questa scelta, ma essere un ambasciatore è una missione, anche se è rischiosa». «Il nostro ruolo, il ruolo dell’ambasciata, è stare vicino agli italiani, un migliaio in tutto, per la maggior parte missionari e qualche laico, che vivono tutti insieme condividendo il destino degli abitanti congolesi», sottolineava il diplomatico 43enne (Open)