Covid, le terapie intensive "saranno intasate tra un mese": allarme degli anestesisti per la quarta ondata

In conclusione, ha avvertito Giarratano, “con le terapie intensive intasate, l’anno prossimo potremmo essere costretti alla tragica conta di tanti decessi avvenuti tra pazienti non Covid.19 per ritardata o mancata assistenza”

I primi segnali di preoccupazione arrivano direttamente dagli anestesisti, tramite Antonino Giarratano, presidente Società Italiana di Anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti). (Virgilio Notizie)

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“Il raggiungimento dei 10mila nuovi casi di persone contagiate dal covid 19, con un +95% di ricoveri ed un +8% di presenze in terapie intensive sono segnali sempre più gravi e importanti che indicano ormai che siamo all’interno della quarta ondata”, è l’allarme lanciato da Antonino Giarratano, presidente Società Italiana di Anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva (Siaarti). (Mantovauno.it)

«In presenza di numeri sempre più alti di ricoveri - aggiunge ancora il presidente Siaarti Antonino Giarratano - noi dovremo riservare posti in terapia intensiva per i ricoverati Covid-19, riducendo quindi i posti letto disponibili per pazienti cronici riacutizzati, chirurgici anche oncologici, cardiopatici, politraumatizzati e tutti quelli con sindromi acute che compromettono funzioni vitali». (Verona Sera)

Consideriamo con grande attenzione un fatto preoccupante: con le terapie intensive intasate, l'anno prossimo potremmo essere costretti alla tragica conta di tanti decessi avvenuti tra pazienti non COVID. (Fanpage)

Con queste cifre e con questa tendenza preoccupante, che cade nel periodo autunnale e invernale in cui le aree critiche sono già sotto pressione, nel giro di un mese il sistema delle terapie intensive rischia pericolosamente l’intasamento" Lanciato da chi le dirige e ogni giorno lavora per salvare vite umane. (Quotidiano.net)

Consideriamo con grande attenzione un fatto preoccupante: con le terapie intensive intasate, l’anno prossimo potremmo essere costretti alla tragica conta di tanti decessi avvenuti tra pazienti non Covid. (Tiscali Notizie)

«A seguito del ricovero in terapia intensiva i pazienti Covid hanno una possibilità di decesso dal 30 al 75%. Con queste cifre - afferma Giarratano - e con questa tendenza preoccupante, che cade nel periodo autunnale e invernale in cui le aree critiche sono già sotto pressione, nel giro di un mese il sistema ospedaliero delle terapie intensive rischia pericolosamente l’intasamento» (La Sicilia)