Una tassa sui big dell’energia per contrastare il caro bollette. Il Ministero ci pensa

Oggi chi distribuisce energia guadagna molto di più, perché la sua percentuale di guadagno è legata al costo totale e se il costo della materia prima sale sale anche il profitto.

La linea è quella già tracciata da Draghi: quelle aziende che hanno ottenuto grandi profitti dall'aumento del prezzo dell’energia hanno il dovere di ridistribuirli per il bene della società.

L’aumento dei costi dell’energia hanno portato non solo ad un aumento delle bollette per il settore residenziale, ma anche ad una impennata dei consumi per l’industria. (DDay.it)

Ne parlano anche altre testate

Salvini attacca, Enel si difende. Il segretario della Lega Matteo Salvini ha puntato il dito contro Enel. Laura Castelli, vice ministro MEF parla di un contributo di solidarietà da parte delle società del settore. (Finanzaonline.com)

Milano, 14 gen. (LaPresse)

Prima di tutto, “l’azzeramento dell’Iva 2022 sull’aumento delle bollette rispetto ai prezzi medi del 2021” Sì del Movimento CinqueStelle. L’idea di tassare i profitti delle società energetiche piace anche ai Cinquestelle, che l’hanno inserita in un pacchetto di 4 proposte contro il caro-bollette. (QuiFinanza)

L’avevamo paventata rispetto a quelli che erano gli effetti collaterali della transizione ecologica e ambientale, che l’Europa ha abbracciato, su quei settori che creano inquinamento ma anche tanta ricchezza e occupazione. (il Giornale)

Poi, "un contributo di solidarietà da parte degli operatori che hanno ottenuto importanti profitti - senza aumento di costi - dai rincari di questi mesi". (Teleborsa) - Una tassa sugli extra-profitti delle società energetiche: questa la strategia allo studio del Governo per calmierare il caro-bollette. (ilmessaggero.it)

Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini (LaPresse)