Vaccino Moderna, in Usa ok dall'11 dicembre. Europa, online anche i dati di Pfizer e AstraZeneca. Da vaccinare 42 milioni di italiani

Sia con il prodotto di Moderna che non quello della Pfizer, pronto a chiedere l’autorizzazione per non restare al palo.

L’11 dicembre potrebbe essere una data da ricordare, per gli americani e per il resto del mondo.

È un contratto che ci consentirà di comprare fino a 160 milioni di dosi del vaccino prodotto da Moderna.

Quindi in Europa è probabile una distribuzione che veda Moderna, Pfizer e anche AstraZeneca contemporaneamente ai nastri di partenza. (Leggo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il vaccino Pfizer: la sua efficacia è del 95%. Sul vaccino Pfizer se ne parla quotidianamente soprattutto dopo la diffusione dei dati sulla sua efficacia. A proposito di Covid e pandemia, quotidianamente sin dal primo lockdown di marzo scorso si parla di vaccini e della loro efficacia. (atuttonotizie)

All’interno dei contenitori ci sono delle 'pizze' come li definiscono loro di vaccini, ossia delle fiale con 5 dosi di vaccino per fiale. Oltre al report sui numeri dell'epidemia nella nostra regione, è stata anche l'occasione per parlare dell' incontro di quest'oggi con i vertici italiani di Pfizer, l'azienda farmaceutica statunitense che sta lavorando sul vaccino anti-covid. (SavonaNews.it)

L'azienda farmaceutica statunitense Moderna - Fotogramma La firma dell’accordo con Moderna è stata annunciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e amplierà il portafoglio di vaccini per i Paesi del continente. (Sky Tg24 )

Nelle Rsa sarà somministrato con unità mobili lontane non più di “30-60 minuti da uno dei presidi ospedalieri più vicini”. La palla adesso passa al Commissario: le Regioni hanno fornito un elenco più ampio di 300 punti individuati. (Il Riformista)

Il portafoglio diversificato di vaccini mira a far sì che l'Europa sia ben preparata per la vaccinazione, una volta dimostrate la sicurezza e l'efficacia dei vaccini. (Adnkronos)

Per il momento sono tre i vaccini contro il Covid-19 arrivati alla fase finale di sperimentazione e per i quali sembra vicina l'autorizzazione a procedere. L'idea è di procedere in parallelo con l'arrivo delle diverse dosi, valutando anche quello più efficace per le diverse categorie di pazienti. (Il Messaggero)