Primo giorno di scuola, proteste davanti alla scuole contro le classi pollaio

Attaccando le modalità del rientro in presenza tra classi pollaio e sovraffollamento sui pullman.

Da Torino a Roma, passando per Milano, gli studenti si sono mobilitati questa mattina, primo giorno di scuola dell’anno scolastico, di fronte alle scuole superiori con striscioni e megafoni.

La pandemia ha rafforzato problemi già presenti precedentemente nelle scuole pubbliche come le barriere per il diritto allo studio e ha evidenziato la necessità di cancellare le classi pollaio

«Le parole del ministro Bianchi sono una presa in giro» dichiara Simon Vial, responsabile scuola del FGC ( Fronte della Gioventù Comunista) «lottiamo per una scuola realmente sicura e pienamente gratuita. (CorriereUniv.it)

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Certo però tra l’emozione dei ragazzi, il Green pass e i controlli un po’ di confusione c’è, ma stiamo andando verso la normalità. Come lo scorso anno si è deciso di scaglionare le entrate in due fasce orarie, una alle 8, l’altra alle 9 e 40. (Radio Roma)

In molti istituti superiori pinerolesi si mantengono ancora più ingressi divisi per classe in modo da non affollare le scalinate; sempre gli studenti delle superiori dovranno tenere ancora la mascherina. (L'Eco del Chisone)

di Camilla Romana Bruno e Luca Pellegrini Certo non mancano i timori, sia dei presidi che dei genitori, ma gli alunni affermano: "Che emozione tornare ad avere il compagno di banco". (Repubblica TV)

Sono circa 900 gli studenti che frequentano l'istituto, organizzato in 2 sezioni alla primaria, 3 alle medie, 2 istituti superiori fra cui lo sperimentale liceo in scienze umane. - TRENTO, 13 SET - Sono quasi 70mila (precisamente 69.650) le studentesse e gli studenti trentini che questa mattina sono rientrati in classe dopo le vacanze estive: per tutti rimane l'obbligo di mascherina. (Sky Tg24)

Per l’ennesimo anno, tuttavia, la maggior parte degli studenti ricomincia a studiare ancora dentro ai musp. Oggi alcuni genitori e alunni non si sono presentati e stanno cercando con difficoltà di iscriversi ad altre scuole (Rete8)

Si trovano in isolamento domiciliare perché positivi oppure entrati a contatto con un positivo al Covid e pertanto obbligati alla quarantena. Non è affatto relegata in soffitta la didattica a distanza perché almeno nelle scuole di Roma - dalle elementari ai licei e istituti professionali - oggi nel primo giorno di riapertura dei plessi almeno 2 mila studenti non entreranno in classe. (Il Messaggero)