G7, accordo storico sulla global tax al 15%. Le big tech: "Scelta equilibrata"

Speriamo di vedere proseguire questo dibattito all’interno del più ampio gruppo di Paesi del G20 e della alleanza Inclusive Framework”.

Accordo al G7 sulla corporate tax.

Al termine della riunione a Londra – la Gran Bretagna ha la presidenza di turno del G7 – il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak ha parlato di accordo “storico”.

Le reazioni delle Big tech. Google e Facebook si sono espressi – insieme ad Amazon – a favore dell’accordo raggiunto al G7. (CorCom)

Ne parlano anche altre testate

E' un "accordo storico" sulla tassazione globale, dichiara il cancelliere dello Scacchiere inglese, Rishi Sunak È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini": questo il commento del premier Mario Draghi. (Notizie - MSN Italia)

Il tema dunque non è la concorrenza fiscale, ma il fatto che le multinazionali digitali non pagano laddove realizzano i profitti Il G7, su iniziativa americana, ha stabilito ieri che le grandi imprese dovranno pagare una tassa sui profitti, come minimo, del 15 per cento. (ilGiornale.it)

Londra, 5 giugno 2021 - E' per tutti, compreso colossi come Google, Facebook e Amazon "un accordo storico", almeno nelle intenzioni. Le possibilita' di un accordo globale sono notevolmente aumentate (IL GIORNO)

Treasury Secretary Janet Yellen, Secretary-General of the Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) Mathias Cormann and Japanese Finance Minister Taro Aso pose for a family photo during the G7 finance ministers meeting at Lancaster House on June 5, 2021 in London, England. (L'HuffPost)

o hanno definito tutti "un accordo storico": al G7 finanziario di Londra, il primo che si è tenuto in presenza dall'inizio della pandemia, si è raggiunta un'intesa di principio su una aliquota globale minima "almeno del 15%" per la tassazione delle grandi imprese, che andrà applicata Paese per Paese. (AGI - Agenzia Italia)

Oppure, come ha denunciato la Ong Oxfam, è un aggettivo "assurdo" per l'intesa sulla tassazione globale dei G7, e l'aliquota del 15% è un'asticella troppo bassa? L'impalcatura uscita dal summit ha due assi portanti che tengono insieme il desiderio europeo di tassare le Big Tech Usa e quello americano di rendere sconveniente alle proprie aziende mettere il domicilio fiscale all'estero (la Repubblica)