Colpo al giovane guru No Pass. Ma l'ala dura è pronta a reagire

Ora si tratta di vedere come reagirà il movimento nelle prossime ore: basterà l'incriminazione del suo giovane guru a indurre alla cautela, o prevarrà comunque la rabbia per le nuove misure?

Eppure un posto fisso il giovane «smanettone» ce l'ha: è un dipendente, pare con la qualifica di «operatore», dell'Amsa, l'azienda milanese della nettezza urbana.

La Procura della Repubblica di Milano manda ieri mattina la Digos a perquisire la casa del giovane attivista che da settimane è uno degli snodi centrali della propaganda contro i provvedimenti governativi, si chiama Zeno Molgora, ventotto anni tra pochi giorni. (il Giornale)

Su altri media

L’intervista a Simona Santovito, presidente Anpi sezione Arduino. Da qualche mese sei stata eletta presidentessa. Domenica ci sarà la manifestazione davanti alla lapide di Libera e Vera Arduino, alle quali è intitolata la vostra sezione. (Torino Top News)

Il blitz. All’alba di venerdì i carabinieri, su ordine della sezione Antiterrorismo della Procura di Milano, coordinata da Alberto Nobili, hanno bussato alla porta dell’abitazione di Sesto San Giovanni in cui vive l’attiv ista indagato, Mauro Giuseppe S. (Corriere Milano)

A cura di Francesco Loiacono. Una delle manifestazioni No green pass a Milano (Immagine di archivio). Lentamente, ma inesorabilmente, la giustizia presenta il suo conto a quei pochi violenti che hanno scambiato la protesta contro il Green pass come un'occasione per poter fare ciò che si vuole. (Fanpage.it)

No Pass, chi è il manifestante 62enne perquisito dopo l'aggressione ai giornalisti: "Indole aggressiva e sprezzante" di Massimo Pisa. (La Repubblica)

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Spinella con altri dieci soggetti ha intimato con frasi violente al giornalista di smettere di riprendere, poi sono passati all’azione. (Il Fatto Quotidiano)

Nonostante il daspo, Molgora ha continuato a istigare a cortei non autorizzati gli altri manifestanti, «condizionando le scelte degli attivisti grazie all’intensa attività di proselitismo e incitamento allo svolgimento di iniziative illegali». (Gazzetta di Reggio)