Caso Eitan, a Tel Aviv iniziata la terza e ultima udienza

Presso il tribunale della famiglia di Tel Aviv è iniziata la terza e ultima udienza a porte chiuse sulla vicenda di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, costata la vita a 14 persone.

C'è anche la figlia Gali Peleg, sorella della mamma di Eitan, che in Israele ha chiesto l'adozione del piccolo.

In aula - dove si discute in base alla Convenzione dell'Aja sulla sottrazione di minori - sono presenti Aya Biran, zia paterna e affidataria della tutela del bambino, e il nonno materno Shmuel Peleg che ha portato il piccolo in Israele senza consenso ed è indagato in Italia per sequestro di persona. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri media

Nel luglio 2020 lo stesso tribunale dell’Aja aveva attribuito all’Italia la giurisdizione della vicenda per la morte di due pescatori scambiati per pirati al largo del Kerala nel 2012. Come conferma a LaPresse il legale di Latorre, Fabio Anselmo, “si tratta di un giudizio arbitrale di cui siamo spettatori (LaPresse)

In questa terza udienza, cominciata alle 13.30 è stato ascoltato, su invito dei Biran, anche un avvocato esperto di diritto italiano Nella città israeliana si svolge l’ultima udienza a porte chiuse del Tribunale della Famiglia. (Sky Tg24 )

Israele Il caso Eitan, due settimane per conoscere la decisione del giudice A Tel Aviv la terza udienza della vicenda del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Condividi. Si sapeva già che la terza udienza sul caso di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, sarebbe andata avanti ad oltranza. (Rai News)

La giudice Iris Ilotovich Segal dovrà stabilire se il caso di Eitan rientra nelle fattispecie previste dalla Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori, firmata sia da Italia sia da Israele. (La Provincia Pavese)

Poco prima che si concluesse la seduta è arrivata in tribunale anche la nonna materna Esther Cohen Peleg, ex moglie di Shmuel Peleg, ma non ha rilasciato alcuna dichiarazione, limitandosi a portare conforto all'ex consorte. (L'Unione Sarda.it)

Per il verdetto la giudice Iris Ilotovich Segal, che deve stabilire se rinviare il bambino subito in Italia come chiede la zia Aya Biran Nirko, ha a disposizione 2 settimane. Nella seduta, a porte chiuse, sono stati ascoltati numerosi testimoni, tra cui un esperto di diritto italiano (TG La7)