Un poliziotto da far trasferire

Linares; Maccabeo ha confermato al pg Gozzo di essersi sentito immediatamente con De Gennaro che gli confermò l’appuntamento con il Sottosegretario.

Quell’incontro era stato preparato dal suo segretario, l’odierno prefetto Valerio Valenti, che gli aveva detto di presentarsi cosi’ a De Gennaro, preoccupato della sicurezza di Linares.

Non era ancora sottosegretario quando un giorno si presentò al questore dell’epoca, Giuseppe Zannini Quirini, dopo l’ennesima retata di mafia. (Alqamah)

Su altre fonti

Qualche settimana fa la Corte di Cassazione ha confermato l'annullamento dell'obbligo di dimora nei confronti del politico trapanese. a Corte d'Appello di Palermo ha condannato l'ex senatore Antonio D'Alì a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. (Tp24)

L’ex senatore di Fi Antonio D’Alì, protagonista di alterne vicende giudiziarie, è stato condannato a sei anni di reclusione dalla corte d’appello di Palermo, tornata a pronunciarsi sulle imputazioni contestate al politico dopo l’annullamento in Cassazione della prima sentenza d’appello. (La Sicilia)

Indagini per falsa testimonianza per l’ex ministro Pisanu e Cuffaro. Condanna a sei anni per l’ex sottosegretario all’Interno Antonio D’Alì, trapanese, senatore di Forza Italia (e per un periodo vicino all’ex ministro Angelino Alfano), ritenuto colpevole di concorso esterno in associazione mafiosa. (Alqamah)

I giudici hanno dichiarato prescritti i reati del periodo precedente. La corte d'Appello di Palermo ha condannato a sei anni di carcere l'ex senatore di Forza Italia Antonio D'Alì, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel processo d'appello-bis dopo la sentenza della Corte di Cassazione che aveva annullato con rinvio la prima sentenza d'appello del settembre del 2016, in cui l'ex sottosegretario di Forza Italia venne assolto per le contestazioni successive al 1994. (Adnkronos)

Il politico avrebbe poi svolto un ruolo fondamentale nella gestione degli appalti per importanti opere pubbliche, dal porto di Castellammare del Golfo agli interventi per l’America’s Cup. La corte d’appello ha anche condannato l’ex senatore a risarcire le associazioni antimafia costituite parti civili e lo ha dichiarato interdetto dai pubblici uffici per tre anni (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Dei presunti collegamenti di D’Alì con le cosche hanno parlato vari pentiti tra cui Antonino Giuffrè, Antonio Sinacori, Francesco Campanella e da ultimo don Ninni Treppiedi e Antonino Birrittella. La corte d’appello ha anche condannato l’ex senatore a risarcire le associazioni antimafia costituite parti civili e lo ha dichiarato interdetto dai pubblici uffici per tre anni. (La Sicilia)