Le donne di nuovo in piazza in Afghanistan: "Siamo stufe dell'ignoranza". I talebani sparano per disperderle
I talebani sparano per disperderle di Barbara Schiavulli. A due giorni dall'anniversario della caduta di Kabul, decine di ragazze tornano per le strade chiedendo giustizia, diritti, istruzione.
Dopo gli spari, sono scappate o si sono rifugiate nei negozi
Le donne di nuovo in piazza in Afghanistan: "Siamo stufe dell'ignoranza".
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Le manifestanti, sventolavano uno striscione con su scritto: “Il 15 agosto è una giornata nera”, riferendosi alla data dell’ascesa al potere dei talebani nel 2021. La coraggiosa manifestazione di protesta nella quale le donne rivendicavano i diritti all’istruzione e al lavoro, è stata 5 minuti dopo l’inizio del corteo dispersa da raffiche di kalashnikov sparate in aria dalle milizie talebane. (Radio RTM Modica)
I talebani schiacciano le proteste per il diritto allo studio, milioni di adolescenti rimangono fuori dalle scuole: «Pensano solo a imporre il velo non al futuro del Paese». Kabul, spari sulle donne. (La Stampa)
Sonita Zewari, attivista per i diritti delle donne. Sonita Zewari, 30 anni, laureata in economia aziendale a Kabul e attivista femminista, arriva per il colloquio dopo essere andata in palestra. A Kabul molte donne hanno dovuto lasciare il lavoro sotto il rigore del regime fondamentalista imposto un anno fa dai guerriglieri radicali in Afghanistan (Nanopress)
Afghanistan . Ieri a Kabul pestaggi e spari di kalashnikov in aria contro la protesta delle donne: «Lavoro e libertà». (Il Manifesto)
I nuovi contagi sono 19.457, altri 78 morti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La reazione dei talebani non si è fatta attendere: dopo cinque minuti, le autorità sono intervenute e hanno disperso la folla sparando raffiche in aria. «Siamo intrappolate in una farmacia, ci siamo chiuse qui dentro», ha detto una delle partecipanti in un video visionato dall’agenzia Dpa. (Open)