Lavoratori dello spettacolo in presidio: "Da un anno senza lavoro, ridateci dignità" | VIDEO

La mobilitazione è stata promossa dalla rete Professionisti Spettacolo e Cultura - Emergenza Continua, Rete Intersindacale Risp e Adl Cobas Emilia-Romagna.

Presente anche l'attore Alessandro Bergonzoni che si augura al più presto una riapertura dei teatri e dei luoghi della cultura in sicurezza.

Anche a Bologna lavoratrici e lavoratori dello spettacolo sono scesi in piazza per chiedere al governo un intervento concreto ad un anno esatto dallo stop agli eventi culturali dovuto all'emergenza sanitaria. (BolognaToday)

Su altri giornali

Anche il Teatro San Carlo di Napoli ha aderito all'iniziativa: oltre alle luci accese, all'esterno anche una violinista ha suonato una melodia per sensibilizzare i pochi presenti in strada per il coprifuoco sulla situazione dei teatri italiani. (Fanpage.it)

Che dopo un anno senza eventi, un anno senza reddito, i luoghi dello spettacolo dal vivo restano chiusi e noi siamo giunti al limite”. I lavoratori dello spettacolo e del cinema sono scesi in piazza, oggi 23 febbraio, in diverse città italiane per protestare contro le restrizioni dovute ai provvedimenti anti-Covid. (Libertà)

«Vogliamo che si investa fino al 5 per cento di Pil sull’istruzione, che sia tutelato veramente il diritto allo studio, che si attivi un piano nazionale di edilizia scolastica, che si renda l’istruzione, compresa l’università e l’accademia, realmente gratuita e accessibile a tutte e tutti, che si elimini il precariato dei docenti e le classi pollaio aumentando gli spazi e riducendo gli studenti per classe». (Corriere della Sera)

I lavoratori hanno occupato via Cristoforo Colombo, davanti al Molo Beverello, fermando tutto il traffico veicolare proveniente da via Acton. Lo striscione "Il lavoro non è un favore". I lavoratori hanno fermato tutto il traffico veicolare proveniente da via Acton occupando la strada con un grande striscione con la scritta "Il lavoro non è un favore". (Sky Tg24 )

Dallo Stato e dalle Regioni hanno incassato solo 5mila euro: "Ma non possiamo vivere con questa cifra. Attori, tecnici, maschere che da un anno, da quando il Covid-19 ha imposto la chiusura dei teatri, non lavorano. (NapoliToday)

Chiedono che l'apertura dei teatri, chiusi da un anno a causa della pandemia da Covid, avvenga in piena sicurezza per tutti i lavoratori. (Rai News)