La World Athletics spegne i sogni di Schwazer: "Nessuna competizione fino al 2024"

Ad annunciarlo, in una nota, la World Athletics, l’ex Iaaf, che dunque spegne sul nascere il sogno del marciatore azzurro di partecipare ai Giochi di Tokyo nonostante il tribunale di Bolzano abbia riconosciuto la sua innocenza nella lunga vicenda di doping che l’ha visto protagonista.

"Rifiutiamo qualsiasi intento da parte dell’atleta o altre persone di minare o annullare la decisione finale e vincolante del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), sulla base di quelle che possono essere descritte solo come teorie di manipolazione inverosimili", si legge in una nota del massimo organismo mondiale di atletica, che non commenta la decisione di un tribunale italiano e si allinea alla Wada, che nel pomeriggio aveva bollato come "sconsiderate e infondate" le ipotesi di un complotto contro Schwazer e il suo allenatore Sandro Donati. (Giornale di Sicilia)

Su altri media

La storia di Alex Schwazer da tempo non è più una storia di sport. Nel 2012 Alex Schwazer si presentò davanti a microfoni e telecamere per ammettere di aver usato l'eritropoietina perché voleva essere competitivo come tutti gli altri. (Undici)

Cosi' Alex Schwazer, in collegamento con Dribbling, sulle reazioni dopo la sua archiviazione al tribunale di Bolzano. "Sia per quanto riguarda la Federazione internazionale che per la Wada io non mi aspettavo nessun mea culpa da loro, quindi non sono sorpreso". (l'Adige)

Niente da fare: ammettere di avere sbagliato e chiedere scusa è, a tutti livelli, lo sport in cui nessuno eccelle. Ma ci sono vari motivi per dubitare sulla bonomia delle autorità che governano lo sport mondiale. (QUOTIDIANO.NET)

“World Athletics preferisce non commentare la decisione delle Autorità Italiane di non perseguire l’atleta per il crimine di doping. La Wada si è unita a World Athletics nel rifiutare completamente qualsiasi suggerimento di manipolazione in questo caso. (Virgilio Sport)

iente Olimpiadi di Tokyo per Alex Schwazer : l'atleta azzurro, nonostante la sentenza di assoluzione nel caso-doping per "non aver commesso il fatto" , non potrà gareggiare fino al 2024, anno in cui scadrà la sua squalifica. (Corriere dello Sport.it)

Ai vertici dell'agenzia antidoping mondiale, il giudice attribuisce una lunga serie di reati che sarebbero stati commessi per ostacolare l'accertamento della verità sul caso Schwazer. Il dottor Pierre Yves Garnier, incaricato dei controlli antidoping, è stato a propria volta sospeso per tre mesi». (ilGiornale.it)