Le candidature Pd. Schlein lancia Bonaccini: "Sarà capolista al Nord-Est". Orlando invece si sfila

"Un nuovo inizio" per Stefano Bonaccini. Un sigillo sulle candidature europee per Elly Schlein. Questo il significato dell’ufficializzazione del del nome governatore dell’Emilia-Romagna come capolista del Pd nella circoscrizione Nord-Est in giorno prima della direzione di oggi che dovrà dirimere la partita. Con l’indipendente Cecilia Strada già acquisita capolista al Nord-Ovest in tandem col capogruppo uscente Brando Benifei e il ticket Lucia Annunziata-Antonio Decaro annunciato a suo tempo per il Sud, il tassello Bonaccini annunciato il giorno prima della direzione sancisce di fatto che sarà la segretaria a guidare le liste nelle Isole e soprattutto al Centro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

Renzi era appena diventato premier, era il royal baby (definizi… ROMA — Ah, il nome del leader nel simbolo. (la Repubblica)

Oggi è il giorno decisivo. Con l'avvicinarsi della scadenza per la presentazione delle candidature (prevista il 30 aprile) la segretaria dem è al lavoro per sciogliere le riserve. (la Repubblica)

Così la domenica di discussione al Nazareno si chiude con un voto quasi unanime sulle liste – solo tre gli astenuti – ma anche con un partito in subbuglio, squassato dalla proposta di Schlein. Ma non può, perché nonostante abbia raggiunto l’accordo interno con le correnti sulle liste, quell’accordo si porta appresso una postilla che le stesse correnti giudicano indigeribile: accettare che il nome della segretaria campeggi nel logo elettorale dei Dem. (L'HuffPost)

Pezzi di maggioranza sono rimasti esterrefatti (eufemisticamente) per la decisione della segretaria Pd Elly Schlein di mettere il suo nome nel simbolo. L'avrebbe anticipata soltanto a Stefano Bonaccini (Corriere)

È arrivato l'annuncio di Elly Schlein: la segretaria del Partito democratico si candida alle elezioni europee e sarà capolista al Centro e nelle Isole. (Fanpage.it)

I dem infatti si sono spaccati e le reazioni negative alla discesa in campo dell'attuale deputata avrebbero rischiato di creare un caso politico ancora più fragoroso. Nel Pd sono d'accordo solo su una cosa: rinviare le decisioni importanti a data da destinarsi. (Liberoquotidiano.it)