Popolare Bari senza pace: l'ad De Bustis indagato per bond proposto a micro-società di Malta. Fitd aspetta il nuovo piano

Per De Bustis trattasi di una società solida e a fine del 2018 annuncia al consiglio di amministrazione che l’operazione è chiusa.

Siamo nel periodo tra dicembre 2018 e marzo 2019 quando De Bustis portò in consiglio di amministrazione un piano che a suo dire avrebbe messo in sicurezza la banca.

La Popolare invia la segnalazione alla Uif della Banca d’Italia che a sua volta invia tutta alla Procura di Bari (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non è sicuro invece che Popolare Bari possa avvalersi della norma, prevista dal decreto Crescita, che perette di trasformare le attività fiscali differite, ovvero le Dta, in crediti d’imposta. Secondo Repubblica, la procura di Bari indaga sul capo azienda per un’operazione della Banca Popolare di Bari. (Startmag Web magazine)

O almeno così è per De Bustis, che a fine del 2018 dice al consiglio di amministrazione che l’operazione è chiusa. Il mercato Hi-Mtf, “in relazione alle recenti notizie di stampa e in attesa di nuovi sviluppi”, ha deciso di sospendere temporaneamente la negoziazione delle azioni e delle obbligazioni di Banca Popolare di Bari (next)

Ma De Bustis non cambiò idea davanti al cda, tanto che sottoscrisse quote di un fondo lussemburghese, Naxos Sif Capital Plus, per un ammontare di 51 milioni di euro. Leggi Anche Popolare di Bari, confermate “interlocuzioni” con Mediocredito centrale e Fondo di tutela depositi. (Il Fatto Quotidiano)

Per la Banca Popolare di Bari l’accordo con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi è in salita. Per procedere, il Fitd avrebbe però bisogno di un piano concreto attestato da un soggetto indipendente e di un partner come Mcc, che allo stato non può intervenire. (next)

E a questo proposito, sempre domani, è in programma anche la riunione del Fitd che esaminerà più da vicino la questione. Per quanto riguarda il fabbisogno di capitale necessario, si parla di un aumento di capitale da 800 milioni di euro. (Finanzaonline.com)

Con questo titolo Borsa Italiana rilancia le notizie sullo stato di profonda crisi che sta vivendo l’istituto di credito pugliese. La comunicazione unitaria diramata delle segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin della Banca Popolare di Bari evidenzia come gli organi di rappresentanza dei dipendenti siano “da troppo tempo in attesa del famigerato piano industriale più volte annunciato anche attraverso convocazioni aziendali ufficiali che sono state sempre rinviate ma non ancora, colpevolmente, sottopostoci nonostante le innumerevoli riunioni del cda, tenute pure nel mese di agosto, che lasciavano presagire ben altra tempistica”. (FIRST CISL)