Scoperto uno dei padri dei Bitcoin: in gioco identià di Satoshi Nakamoto e diversi milioni in Bitcoin

L’informatico australiano Craig Wright si è dovuto difendere da una causa mossa dagli eredi di David Kleiman, suo vecchio amico e collaboratore con cui avrebbe creato i famosi Bitcoin, nascondendosi sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

La “caccia” all’uomo durata anni, che si nasconde dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto, quando in realtà si chiama Craig, va avanti ormai da anni e anni, con teorie che si sono fatte via via più fantasiose. (Computer Magazine)

La notizia riportata su altri media

La giuria ha assegnato a Wright $ 100 milioni in diritti di proprietà intellettuale a W&K Information Defense Research LLC, una joint venture tra uomini, concludendo che Wright non era responsabile della frode. (Cuore Blucerchiato)

Entrambe le parti sostengono che Wright sia Satoshi, tuttavia sono in disaccordo sulla proprietà di 1,1 milioni di Bitcoin (BTC) estratti all'epoca Se la giuria non fosse ancora in grado di raggiungere un verdetto, tuttavia, il giudice potrebbe dichiarare l'annullamento del processo. (Cointelegraph Italia)

Tornando al processo: la famiglia dell'ex-socio e amico di Wright, David Kleiman, deceduto nel 2013 cercava di ottenere metà di quegli 1.1 milioni di Bitcoin affermando che Kleiman era stato co-creatore dell'e-conio. (Ticinonline)

Processo Bitcoin: il verdetto del giudice è in favore di Craig Writght. Termina quello che dai media internazionali è stato più volte definito Processo Bitcoin. Il fratello di quest’ultimo, Ira Kleiman, per anni ha sostenuto che David e Wright fossero entrambi i co-fondatori di Bitcoin. (Tech Princess)

Wright ha detto che non ha intenzione di appellarsi al verdetto, ed ha dichiarato:. "Non sono mai stato così sollevato in vita mia. Non è stata posta questa domanda e questa non è mai stata una questione da decidere per la giuria. (Cryptonews Italy)

La sentenza si limita a dire che in quella fase, cioè nei primi giorni di Bitcoin, Wright e Kleiman non erano partner, ecco perché la pretesa dei Kleiman non ha fondamento. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. (Giro FVG)