Valle d'Aosta la ormai 'ex' isola felice

Non sarà facile prepararsi per la stagione estiva con l’incognita di quello che sarà

Se siamo in zona rossa la colpa è nostra e solo nostra, non è solo una questione di colore, le aziende, le attività, sono chiuse.

Eravamo un'isola felice, anche se i più giovani forse non se lo ricordano nemmeno più.

Abbiamo sempre dato la colpa a Roma, sarebbe più opportuno incominciare a tirare la testa fuori dalla sabbia e puntare il dito verso colpe e colpevoli reali. (Valledaostaglocal.it)

Su altri giornali

Le regole della ‘ndrangheta al Nord. «Al nord la ‘ndrangheta si attiene a tre regole: mimetismo, segretezza, unitarietà». «Ma qui – insiste la Dda – l’obiettivo della ‘ndrangheta non sono il pizzo, qui non te lo pagano pure se bruci il locale, ma la ricchezza alla quale si può attingere dal sistema pubblico» (Corriere della Calabria)

Le notizie da Roma non sono buone in questo caso, dobbiamo sperare più nelle buone notizie dalla Valle d’Aosta. Però ancora non è detto, perché c’è una posizione forte della Valle d’Aosta e di conseguenza potremmo sfruttare questa scia. (Casteddu Online)

Valle d'Aosta in zona rossa per i tanti tamponi alla Cogne? L'azienda nega. L'acciaieria è sospettata di aver contribuito a far salire i numeri dei contagi, ma lo stabilimento smentisce: "i nostri test non incidono sul sistema regionale". (Aosta Oggi)

All’interno del Comune di Aosta c’è bisogno di recuperare personale dipendente, e di riformare la “macchina amministrativa”. L’uscita di Morelli e D’Introno non aiuta: “Loro sono dipendenti a tempo indeterminato – aggiunge Nuti – e ricevono un nulla osta per un’aspettativa temporanea. (AostaSera)