Google Search On: così l'IA migliora le ricerche

Secondo Google, il 10% circa delle ricerche inviate ne contiene: capirli e fornire suggerimenti di conseguenza ha il potenziale di migliorare in modo significativo la qualità dell’esperienza.

Search On: Google e l’IA per il motore di ricerca. Come impone il periodo, anziché per un appuntamento live dal palco e alla presenza di un pubblico si è optato per un video preconfezionato.

L’evento Search On organizzato da Google per la serata di ieri si è concentrato come previsto sulle novità destinate al motore di ricerca, in particolare quelle che fanno leva sull’intelligenza artificiale. (Punto Informatico)

Su altre testate

Quante volte vi sarà capitato di avere un motivetto di una canzone nella testa, ma non ricordate il titolo per poterla cercare. Secondo il colosso del web gli utenti non avranno bisogno di avere un tono perfetto per cercare la canzone. (FocusTECH)

Tramite l’icona a forma di microfono, sulla vostra applicazione di Google Search o tramite widget, potrete selezionare la voce “cerca una canzone”. Nel film Ritorno al Futuro si ipotizzava l’avvento di hoverboard e altri gadget futuristici, ma la realtà è ben diversa: infatti nel 2020 Google consente di trovare una canzone canticchiandola. (Gametimers)

Gli ingegneri che hanno sviluppato per Google la funzione che permette di identificare le canzoni senza che vengano riprodotte fedelmente hanno affermato che questo sistema si basa sul machine learning, i cui modelli sono stati allenati a riconoscere le canzoni riprodotte con fischi o con il canto. (Deer Waves)

Quando cominciarono ad arrivare le app capaci di riconoscere i brani per fornire subito all’utente titolo della canzone e nome dell’artista sembrava a tutti che la tecnologia avesse compiuto un passo enorme. (Tech4Dummies)

I risultati saranno più precisi nel capire refusi, specifici passaggi o argomenti correlati alla ricerca. · Migliore comprensione grazie ai dati: a volte la risposta migliore a una ricerca è una statistica, ma spesso i dati che la compongono sono di difficile comprensione. (igizmo.it)

Sono sufficienti dei semplici mormorii, quanto più intonati e scanditi possibili, per far sì che Google possa confrontare la melodia con il proprio database da milioni di brani per cercare le corrispondenze più probabili (Today)