Spagna, scambiata nella culla chiede 3 milioni di euro: i veri genitori vivono a 500 metri da lei

Quando, nel 2017, la nonna chiese al supposto padre della ragazza di farsene carico economicamente, quello le rispose che non era suo padre.

Per questo, reclama al governo riojano un indennizzo di tre milioni di euro: la mia vita è stata devastata - ha detto - è stata un inferno.

“Fue un error humano y no hemos podido concluir quién fue”, dijo Sara Alba, jefa de salud de la región norteña de La Rioja en conferencia de prensa el martes

Il secondo è appunto quello su cui lavora l'avvocato Sáez-Morga per ottenere l'indennizzo di tre milioni alla sua cliente, ai sensi dell'art. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

È a quel punto che Maria scopre che anche la madre non era biologicamente tale. E nemmeno la nonna materna – con la quale la giovane, oggi 19enne, continua a vivere – oltreché i relativi parenti (La Stampa)

Aveva appena scoperto, infatti, di non essere la figlia biologica dei genitori cui era stata consegnata alla nascita dal personale dell'ospedale San Millán di Logroño, nella comunità autonoma della Rioja (ilgazzettino.it)

Spagna: scambiata in culla alla nascita, ora chiede 3 milioni. Una 19enne nata a Logroño, in Spagna, reclama un risarcimento di oltre tre milioni di euro per esser stata scambiata in culla alla nascita. (Blitz quotidiano)

Scambiata nella culla, ora una ragazza chiede un risarcimento da 3 milioni di euro. “Fue un error humano y no hemos podido concluir quién fue”, dijo Sara Alba, jefa de salud de la región norteña de La Rioja en conferencia de prensa el martes. (L'Occhio)

Una per il riconoscimento di filiazione dal suo vero padre, che si è sottoposto volontariamente alla prova del Dna a gennaio. E a questo punto, con sorpresa di tutti, si è scoperto che anche la prova del Dna sulla 'madre' aveva dato esito negativo. (Yahoo Finanza)

Dopo un test del Dna una giovane in Spagna ha scoperto che le persone che l'hanno cresciuta non sono i suoi veri genitori. Le autorità sanitarie hanno parlato un "errore umano" e hanno affermato che rispetteranno qualsiasi decisione sarà presa dopo il procedimento giudiziario. (EuropaToday)