Arezzo, manda una mail ai carabinieri e si salva: la famiglia la segregava per non farle vedere il fidanzato

Arezzo, manda una mail ai carabinieri e si salva: la famiglia la segregava per non farle vedere il fidanzato (Foto d’archivio Ansa). Manda una mail ai carabinieri in provincia di Arezzo e così si salva.

Che sarebbe stata tenuta segregata in casa dalla famiglia per impedirle di frequentare il fidanzato a causa della diversa fede religiosa.

Arezzo: ragazza pachistana manda mail ai carabinieri che la liberano. (Blitz quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Preoccupano inoltre la condizione dei circa 96mila rifugiati eritrei ospitati in diversi campi nella regione alcuni dei quali risultano essere gravemente danneggiati. Inoltre sarà offerto supporto medico-sanitario a bambini e anziani, counselling e supporto psicologico oltre a kit scolastici per i bambini sfollati (MI-LORENTEGGIO.COM.)

La causa di tutto l'amore per un ragazzo non accettato dai familiari per il diverso credo religioso. La famiglia della ragazza disapprova da subito la relazione a causa della diversa fede religiosa dei due giovani: musulmana lei, indù lui. (Valdarnopost)

Le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire le responsabilità dei famigliari Come ricostruito dai carabinieri, infatti i parenti erano contrari alla sua relazione con un giovane poco più grande di lei, perché questo è di fede diversa dalla loro. (Fanpage.it)

La mail con richiesta di aiuto. La "liberazione" della giovane, una ventenne residente nel Valdarno aretino, è avvenuta nei giorni scorsi, durante la settimana pasquale. Minacciata e segregata in casa dai familiari che ostacolano la sua relazione con un ragazzo di diversa nazionalità e religione. (ArezzoNotizie)

E’ stata liberata dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni ai quali era riuscita a inviare una mail durante le ore della Dad. Sono in corso ulteriori indagini per approfondire i contorni della vicenda e definire con esattezza le responsabilità dei singoli familiari (Valdarno24)

Nel volgere di poche ore, i carabinieri sono riusciti a identificarla completamente e a riscontrare l'indirizzo dove abitava, appurando anche che le problematiche della famiglia erano, almeno in parte, già seguite anche dai servizi sociali. (Rai News)