Smart working, Brunetta “Così è una forma di lavoro domiciliare forzato”

“Non esiste ancora una piattaforma sicura dedicata allo smart working nella Pubblica amministrazione, l’interoperabilità delle banche dati è un processo in fieri, spesso i dipendenti sono stati costretti a lavorare ricorrendo ai propri computer e ai propri device” afferma Brunetta

09 settembre 2021 a. a. a. ROMA (ITALPRESS) – “Il dibattito che si è aperto sullo smart working assomiglia a una commedia degli equivoci. (LiberoQuotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta torna a colpire sullo smart working. Dopo essersi espresso con forza a favore di un rientro dei lavoratori pubblici in presenza, Brunetta ha rincarato oggi la dose durante il question time alla Camera. (la Repubblica)

E i social network hanno innescato una valanga di commenti, quasi tutti risentiti, e una buona dose di insulti, soprattutto da parte dei dipendenti pubblici. Perché, e su questo punto torna ad avere ragione Brunetta, lo smart working non è quello che è stato sperimentato finora. (Fortune Italia)

Soprattutto nel settore pubblico dove, a maggio 2021, erano in modalità di lavoro agile 1,2 milioni di dipendenti (il 37,5% del totale) Il tetto di lavoro agile al 15% butterebbe, infatti, a mare tutto il lavoro fatto dalle amministrazioni per riorganizzare l’attività. (Il Fatto Quotidiano)

«L’esperienza del lavoro agile, pur diversa tra le varie amministrazioni, è stata positiva – ha sottolineato Angelo Murabito, segretario generale di Cisl Fp -. (Prima Bergamo)

E allora per chi sogna di lavorare in smart working in luoghi meravigliosi, ecco 6 opportunità da non perdere e che si possono cogliere al volo. (Proiezioni di Borsa)

Prima della pubblicazione del dpcm a firma Renato Brunetta sarà però necessario un nuovo passaggio: l’estensione dell’obbligo del green pass a tutti i dipendenti pubblici. Tutto il resto – diritto di disconnessione, pagamento di straordinari, buoni pasto che i dipendenti hanno continuato a percepire nonostante lavorassero a casa – sarà definito attraverso i contratti collettivi di lavoro (Casteddu Online)