Veneto, i «medici autovaccinati». La Regione: «Andremo in procura»

In totale si parla di 583 dirigenti medici su 10.400 non ancora vaccinati (vaccinato il 92,5%).

207 fra pediatri di libera scelta, medici di medicina generale e specialisti su oltre 3mila (vaccinato il 93,3%).

Linea dura per i no vax Linea dura, anzi, durissima per tutti i no vax.

Le polemiche non si placano ma il cerchio sui sanitari No Vax ormai si sta inesorabilmente stringendo

I medici autovaccinati Filtra così, fra gli altri, il caso dei medici che dichiarano di essersi «autovaccinati». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Domenica pomeriggio il medico dopo aver pranzato con i famigliari si era messo a letto per il riposino pomeridiano. Martedì 20 Luglio 2021, 10:57. La morte di Gino Iannetti priva la città di Roseto di un medico illustre e un personaggio politico che ha lasciato il segno. (ilmessaggero.it)

“Anci Umbria – ha spiegato il presidente Toniaccini – sarà un Osservatorio di rilevamento delle necessità che ciascun territorio esprimerà, per poi, dati alla mano, avanzare le proposte più idonee per tutta la regione”. (PerugiaToday)

I medici sono disponibili a restituire le somme percepite, ma chiedono che il tutto avvenga secondo modalità concordate e non in una unica soluzione Tale danno economico si ripercuote, puntualmente, sui medici di famiglia ignari e assolutamente non responsabili di inefficienze amministrative". (La Repubblica)

Il sospetto di cui parla il ‘Corriere della Sera’ è che quanto dichiarato sia in realtà una scusa, anche se non facilmente verificabile. Caso medici “autovaccinati” in Veneto: le dichiarazioni. Il dg della sanità veneta, Luciano Flor, ha confermato indirettamente la vicenda, limitandosi a commentare così il caso: “Casi come questi ora li verificheremo uno per uno, a partire dal caricamento dei dati sulla presunta autovaccinazione. (Virgilio Notizie)

Sono i medici di medicina generale a denunciare la questione emersa dopo un confronto con i vertici della sanità e delle Asl pugliesi. Lo fanno attraverso un documento firmato dall’intersindacale di categoria Smi, Snami, SiM Cgil Fp, Ugs medici su ciò che accade in Puglia. (BariToday)

I medici sono disponibili a restituire le somme percepite, ma chiedono che il tutto avvenga secondo modalità concordate e non in una unica soluzione Tale danno economico si ripercuote, puntualmente, sui medici di famiglia ignari e assolutamente non responsabili di inefficienze amministrative». (La Gazzetta del Mezzogiorno)