Terremoto tra Turchia e Siria, centinaia di morti

Scossa di magnitudo 7.9 al confine tra i due Paesi, si scava tra le macerie Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito il sud-est della Turchia e la Siria. Il bilancio provvisorio è di 195 vittime. Secondo l’assistente del ministro della sanità siriano Ahmad Dumeira 200 persone sono rimaste ferite tra le province di Aleppo, Hama e Latakia. Il sisma, avvertito fino al Cairo, ha come epicentro la città di Gaziantep, a circa 90 chilometri dal confine siriano. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altri media

La struttura, costruita dai romani nel terzo secolo d.C. È rimasto in piedi per quasi duemila anni. (Virgilio Notizie)

Così il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI e Arcivescovo di Bologna in una nota in merito al sisma che ha colpito la Turchia e la Siria, con oltre mille morti (LaPresse) – “A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. (LaPresse)

Il bilancio frutto dei conteggi fatti finora dalle autorità dei due Paesi potrebbe però aggravarsi in maniera esponenziale. Stando alla United States Geological Survey (USGS), esiste una probabilità del 47 per cento che le vittime siano tra le mille e le diecimila e una probabilità del 20 che il bilancio finale dei deceduti sia fra le diecimila e le centomila. (Liberoquotidiano.it)

Washington (Usa), 7 feb. Lo comunica la Casa Bianca in una nota. (LaPresse)

(LaPresse) – “Nella zona più gravemente colpita, dove c’è stato il terremoto più forte, ci sono 21 italiani, li abbiamo raggiunti tutti e non risulta che siano in pericolo. Nella zona più ampia c’erano 168 italiani e per quanto ci risulta, attraverso tutti gli incroci fatti con l’ambasciata d’Italia attraverso i nostri consoli, pare che siano tutti quanti in salvo. (LaPresse)

“Siamo pronti a fornire l’assistenza necessaria dopo il terremoto”: le parole di cordoglio inviate a Recep Tayyip Erdogan e al suo popolo da Vladimir Putin e da Volodymyr Zelensky si sovrappongono. (Il Fatto Quotidiano)