Violenza donne, la spettacolare danza di gruppo che viene dal Cile e sta facendo il giro del mondo: “Lo…

Da Santiago del Cile è arrivato fino a Sidney, passando per il Messico, Berlino, Parigi, Bruxelles e persino per la Turchia.

La canzone durante il fine settimana è stata urlata da centinaia di donne, come uno slogan.

“Il patriarcato è un giudice che ci giudica solo per essere nate, e la nostra punizione è la violenza che vediamo ora.

Tutte sono unite da una stessa convinzione, spiegata anche nel brano: “Non è stata colpa mia, né di dove ero, né come ero vestita. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

'incontro. i più visti della sezione (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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La canzone e la coreografia sono nate dopo l'inchiesta sulle violenze in Cile e sono state utilizzate anche a Parigi, Barcellona, Bogotà e in Messico, diventando un fenomeno mondiale. Vestite di nero, una benda sugli occhi, un fazzoletto rosso attorno al collo hanno denunciato "lo stato oppressivo" e hanno intonato slogan contro le violenze sulle donne. (Il Sole 24 ORE)

Innanzitutto il sistema pensionistico, di cui solo una parte è pubblica ed esige di essere integrato di un fondo privato. In particolare, una frase veniva ripetuta come un refrain da chiunque venisse intervistato durante le proteste: “No son 30 pesos, son 30 años”, non sono i 30 pesos, appunto, ma i 30 anni. (L'AntiDiplomatico)

Dati i salari parecchio bassi è quasi impossibile poter però crearsi un fondo pensionistico privato, rimanendo così, di fatto, senza pensione. In particolare, una frase veniva ripetuta come un refrain da chiunque venisse intervistato durante le proteste: “No son 30 pesos, son 30 años”, non sono i 30 pesos, appunto, ma i 30 anni. (Nuova Società)

(askanews) - Migliaia di donne in Cile si sono riunite davanti allo stadio nazionale di Santiago per ballare sulla coreografia creata dal collettivo delle femministe cilene, diventato un inno contro la violenza contro le donne. (Yahoo Notizie)