Limite a 60 euro col Pos. Da quando parte, come funziona e cosa si sa finora

Si parla ormai da giorni della soglia per far scattare l'obbligo di accettare i pagamenti tramite Pos, con bancomat o carta di credito, e c'è già chi è convinto che tutto sia stato già deciso e sia entrato in vigore. Non è affatto così e sul limite a 60 euro col Pos il caos regna ancora sovrano. In Italia l'obbligo di accettare pagamenti col Pos è scattato il 30 giugno 2022 e a fissare le sanzioni previste per i commercianti e le attività sorpresi a rifiutare i pagamenti digitali ci ha pensato il decreto legge 157 sul Recovery Fund, convertita in legge nel dicembre 2021: sanzione amministrativa di 30 euro, maggiorata col 4% del valore della sanzione rifiutata. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altre testate

I dubbi riguardano quindi il rialzo del tetto al contante dal primo gennaio 2023 da mille a cinquemila euro e l’eliminazione delle multe per gli esercenti che non consentono di pagare con il Pos fino a 60 euro. (La Stampa)

Il governo sembra indeciso su quale debba essere esattamente la soglia sotto la quale togliere l’obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti con carte e bancomat. La soglia della discordia (Lavoce.info)

Costa più il contante che il bancomat e la carta di credito. (RagusaNews)

Pos, quanto costa per i commercianti tra canone e commissioni a cura della redazione Economia Le offerte variano a seconda degli operatori. L'acquisto del dipositivo parte da 29 euro, le commissioni sui pagamenti si attestano tra l'1 e il 2% (la Repubblica)

Nella sua audizione di ieri però la Banca d'Italia ha citato ulteriori dati, facendo notare come pure la gestione del contante sia onerosa: non solo per le banche (tesi sostenuta da sempre dall'Abi) ma anche per gli stessi esercenti. (ilgazzettino.it)

Nella sua audizione di ieri però la Banca d'Italia ha citato ulteriori dati, facendo notare come pure la gestione del contante sia onerosa: non solo per le banche (tesi sostenuta da sempre dall'Abi) ma anche per gli stessi esercenti. (ilmessaggero.it)