Smart working nella pubblica amministrazione: produttività su del 20%

Smart working va valorizzato: i dati parlano chiaro. In realtà, secondo il sindacalista CISL, “lo smart working adottato durante l’emergenza nella pubblica amministrazione non dovrebbe essere demonizzato, ma valorizzato.

Importante è stato il Patto del lavoro pubblico del 10 marzo sottoscritto dal Governo e da CGIL CISL e UIL che traccia una visione del lavoro pubblico con un’organizzazione più flessibile e più in linea con le esigenze della società. (Valseriana News)

Se ne è parlato anche su altri media

09 settembre 2021 a. a. a. ROMA (ITALPRESS) – “Il dibattito che si è aperto sullo smart working assomiglia a una commedia degli equivoci. (LiberoQuotidiano.it)

E i social network hanno innescato una valanga di commenti, quasi tutti risentiti, e una buona dose di insulti, soprattutto da parte dei dipendenti pubblici. Le parole sullo smart working del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, hanno fatto rumore. (Fortune Italia)

Il tetto di lavoro agile al 15% butterebbe, infatti, a mare tutto il lavoro fatto dalle amministrazioni per riorganizzare l’attività. Soprattutto nel settore pubblico dove, a maggio 2021, erano in modalità di lavoro agile 1,2 milioni di dipendenti (il 37,5% del totale) (Il Fatto Quotidiano)

Per chi sogna di lavorare in smart working in luoghi meravigliosi, ecco 6 opportunità da non perdere. Secondo un sondaggio di Airbnb, due terzi dei lavoratori attualmente in smart working per un certo periodo desiderano lavorare in remoto lontani da casa. (Proiezioni di Borsa)

«L’esperienza del lavoro agile, pur diversa tra le varie amministrazioni, è stata positiva – ha sottolineato Angelo Murabito, segretario generale di Cisl Fp -. (Prima Bergamo)

«Lo smart working prevede un cambio di paradigma organizzativo - specifica Giorgi - e non va confuso con il telelavoro da casa. Nuove postazioni al Duc. Il Comune sta già attrezzando delle postazioni al Duc per lo smart working e presto avverrà altrettanto in Municipio e in altri spazi (Gazzetta di Parma)