Vaccini. In Campania, da lunedì richiamo a 42 giorni per Pfizer. Resta termine dei 21 giorni per chi fa prima dose entro domenica

Lo riferiscono fonti della Regione Campania.

Tutti coloro che sono stati o saranno vaccinati fino a domenica continueranno a ricevere il richiamo dopo 21 giorni, mentre per i nuovi vaccinati saranno applicate le 6 settimane previste da ieri nella raccomandazione del Cts

In Campania la proroga a 42 giorni per il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna sarà applicata a chi fa la prima dose a partire dalla prossima settimana. (TV Sette Benevento)

Ne parlano anche altre fonti

Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. Come si legge nel parere allegato a una circolare del ministero della Salute, per il Cts è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose (Telefriuli)

Secondo il Cts la somministrazione del richiamo entro 42 giorni dalla prima non avrebbe conseguenze sull'efficacia della risposta immunitaria. Nel Lazio sono state attualmente somministrate oltre 1,5 milioni di dosi Pfizer (950mila prime dosi e 614mila richiami circa) e 142mila dosi Moderna (91mila prime dosi e 50mila richiami). (Fanpage.it)

Alle 10.30 tra soggetti con e senza prenotazione, erano circa 250 le dosi di vaccino già somministrate e, secondo una prima stima sull’afflusso, si prevede che entro oggi potranno essere inoculate circa 800 dosi di vaccino. (AMnotizie.it)

L’analisi dei ricercatori del Qatar evidenzia come la prima dose del vaccino di Pfizer-BioNTech protegga quasi tre volte meno dalla variante inglese rispetto al ciclo raccomandato di due dosi. (Scienze Fanpage)

La campagna vaccinale contro il coronavirus in Italia si fa sempre più di massa: da lunedì prossimo, 10 maggio, saranno aperte le prenotazioni agli over 50, annuncia il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo. (L'Arena)

La prima è che la durata dell'immunità a Covid-19 rimane "al momento sconosciuta", e poi c'è il rischio "che in futuro emergano nuove varianti resistenti ai vaccini". Moderna riferisce dunque i primi risultati di uno studio clinico in corso, nel quale sta testando una dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati (Tiscali.it)