Libia, Germania: Haftar pronto a rispettare la tregua

Il capo dell’Esercito nazionale libico (Lna) “ha promesso, indipendentemente dal fatto di non avere firmato l’accordo per il cessate il fuoco all’inizio di questa settimana a Mosca, di rispettare il regime di tregua.

Giovedì 16 gennaio 2020 - 15:59. Libia, Germania: Haftar pronto a rispettare la tregua. Il ministro degli Esteri Haas tre ore a colloquio con il generale. Roma, 16 gen. (askanews) – Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha dichiarato che il generale Khalifa Haftar è pronto a rispettare una tregua in Libia. (askanews)

Su altre fonti

La tregua in Libia tra Sarraj e Haftar c’è, ma non è stata ancora formalizzata. Il Generale, invece, prende tempo. La tregua tra Fayez Sarraj e Khalifa Haftar in Libia c’è ma ancora non è ufficiale. (Difesa e Sicurezza)

Il Comandante dell’Esercito di Tripoli Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza aver trovato nessun accordo per il cessate il fuoco in Libia. Il Generale Haftar avrebbe lasciato il negoziato perché la bozza di documento, a suo dire, ignora molte delle richieste dell’esercito libico (ZON.it)

Questo mostra la sua vera faccia”, ha tuonato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri era nella capitale turca per incontrare Erdogan, con cui ha seguito il summit russo. (LumsaNews)

All'ex segretario Matteo Renzi, che ha parlato di un Pd «modello Corbyn», ha replicato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «caricature». Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Tunisi ha invitato al tavolo berlinese anche Tunisia e Algeria. (Italia Oggi)

Intanto, secondo l'emittente televisiva degli Emirati Arabi Uniti Al Arabiya sarebbero già ripresi i combattimenti a sud di Tripoli. Secondo diversi media, il generale Kalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato la capitale russa senza firmare l'intesa sulla tregua che era stata sottoscritta ieri dal rivale, il premier Fayez al-Sarraj, l'unico riconosciuto dalla comunità internazionale. (LaPresse)

È insieme che bisogna lavorare verso un nuovo approccio, che coinvolga tutti al tavolo del dialogo. Deve prevalere la via diplomatica». (Fai Informazione)