Elezioni presidenziali in Cile: chiusi i seggi, alta affluenza

I primi risultati attesi in nottata Elezioni presidenziali in Cile: chiusi i seggi, alta affluenza Si è votato per rinnovare anche il Congresso e i consiglieri regionali.

La giornata è stata sostanzialmente tranquilla e, al contrario delle previsioni della vigilia, sembra aver avuto un'alta affluenza.Tra i sette candidati, favoriti d'obbligo nella corsa alla successione del presidente Sebastián Piñera, sono il 55enne José Antonio Kast (Partido republicano, estrema destra) e il 35enne Gabriel Boric (Apruebo Dignidad, sinistra radicale). (Rai News)

Ne parlano anche altri media

Il Napoli deve decidere cosa vuole fare con Faouzi Ghoulam, la questione terzino sinistro è irrisolta, il mercato di gennaio si avvicina. Ghoulam: problema terzino sinistro. Il terzino algerino ha saltato la prima parte della stagione a causa dell’operazione al ginocchio. (Calcio Napoli notizie su Napolipiu.com)

Sono sette i candidati che concorrono, nel voto di oggi, per sedere a La Moneda. SECONDO José Miguel Santa Cruz, analista politico, accademico ed editore (Il Manifesto)

Lettera aperta per una "sana convivenza sociale". Oltre 100 personalità cilene hanno firmato una lettera aperta in cui rivolgono un appello alla popolazione a "rispetto, dialogo e pace" alla vigilia di elezioni generali. (Vatican News)

Già così, sommati i voti di Parisi e Sichel, se Kast confermerà la sua performance il prossimo 19 di dicembre, sarà lui a guidare il Cile sino al 2026. Peccato solo che Kast non abbia nulla di “estremo”. (Tempi.it)

Una democrazia sull’ottovolante, conseguenza di un forte disagio e diseguaglianza sociale, a due anni dalla grande protesta. Credo che il consenso al candidato di estrema destra abbia molto giocato la paura dell’ignoto da parte del Cile profondo (Servizio Informazione Religiosa)

Cile al voto per le presidenziali: il leader della nuova sinistra contro l'estrema destra nostalgica di Pinochet di Daniele Mastrogiacomo. Due i favoriti per l'accesso al ballottaggio: Gabriel Boric, ex capo del movimento studentesco, e José Antonio Kast, l'ultraconservatore che ha messo in crisi la destra moderata (La Repubblica)