Chi parla di “antisemitismo” non sa cosa sia l'Università

Le rassegna stampa delle scorse settimane pongono una questione non marginale: anche al netto della propaganda e della malafede di non pochi giornalisti, ciò che colpisce è la pressoché universale ignoranza circa la natura stessa dell’università. Intendiamoci, la colpa di questa eclissi è in gran parte dei professori stessi, che si sono piegati ad accettare la condizione tanto lucidamente descritta da Filippomaria Pontani: l’università ha così spesso e così tanto rinunciato a difendere la propria libertà, che quando oggi timidamente la rivendica quasi nessuno capisce di cosa si stia parlando. (ROARS)

Se ne è parlato anche su altri media

Il bando è scaduto ad aprile, ma le manifestazioni continuano. Alcuni coraggiosi atenei hanno resistito, altri hanno capitolato Queste manifestazioni sono ignoranti, portate avanti da ignoranti e sono spesso dibattute in modo ignorante Ignoranza numero 1. (Corriere della Sera)

Se Israele non fosse Israele, la sua reputazione nel mondo sarebbe migliore o peggiore? Cioè se non fosse lo “Stato ebraico” nato tre anni dopo la Shoah, paradigma irraggiungibile (si spera) della malvagità umana, ci sarebbe più o meno tolleranza nelle opinioni pubbliche e nei governi, in particolare in Occidente, per il fatto che da sessant’anni occupa territori illegalmente, li colonizza con insediamenti anch’essi del tutto abusivi di ebrei israeliani, impedisce a milioni di palestinesi che ci vivono qualunque possibilità di autogoverno, per le sistematiche discriminazioni in termini di diritti che colpiscono circa 2 milioni (su 10) di suoi cittadini arabi, ora per i massacri che sta compiendo a Gaza? La risposta, credo, non può che essere contraddittoria. (il manifesto)

Le Opinioni | L'università e le proteste ignoranti

Di Anna Balestrieri (Mosaico-cem.it)