Appalti pilotati nella Sanità, 10 arresti in Sicilia: c'è anche il commissario Covid

Maxi operazione della Gdf scopre un giro di mazzette di quasi 600 milioni - Ansa /CorriereTv. Una maxi operazione della Guardia di Finanza ha svelato un intreccio perverso su un sistema che avrebbe consentito di pilotare appalti milionari della Sanità in Sicilia.

Proprio alcune gare indette dall'Asp di Palermo, secondo gli inquirenti, sarebbero al centro di un giro di mazzette.

L'indagine, che coinvolge imprenditori e funzionari pubblici, ha portato all'arresto di dieci persone accusate, a vario titolo, di corruzione. (Corriere della Sera)

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In conversazioni intercettate Damiani raccontò di essere stato destinatario di minacce da parte di Candela, e affermò di essere in possesso di alcune registrazioni che avrebbero compromesso il rivale. (Live Sicilia)

Compreso il dirigente Antonino Candela, da poco nominato coordinatore per l’emergenza coronavirus in Regione, che da ex direttore dell’Asp 6 di Palermo nel 2013 era finito sotto scorta per aver denunciato le spartizioni della sanità siciliana. (Il Fatto Quotidiano)

Sono complessivamente 23 gli indagati della maxi inchiesta che alle prime luci dell’alba si è letteralmente abbattuta sul mondo della sanità siciliana. Secondo gli inquirenti è il faccendiere del direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani (anche lui finito in carcere). (Grandangolo Agrigento)

Il coordinatore per l’emergenza Covid. Candela, che è ai domiciliari, è stato commissario straordinario e direttore generale dell’Asp di Palermo. “Ricordati che la sanità è un condominio, io sempre capo condominio rimango”, dice Candela senza sapere di essere intercettato. (Tempo Stretto)

Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel ‘rischio’ gare quello più alto. Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti“. (ilSicilia.it)