Affitti, quanto costa a Torino: il rincaro è inferiore rispetto alle altre città

Facendo un confronto un milanese pagherà 41 euro in più rispetto allo scorso anno, gli inquilini romani 32 euro.

A Torino, però, i rincari sono inferiori rispetto alle altre città e sono al di sotto dei 20 euro al mese.

I rincari meno marcati sono a Catanzaro e Nuoro (15 euro/mese), che rappresentano i mercati cittadini meno colpiti dall'inflazione.

L'aumento dell'inflazione si riflette sul costo degli affitti e in particolare sui contratti di locazione legati all'indice Foi, quelli che prevedono la formula di durata 4+4. (TorinoToday)

Ne parlano anche altre fonti

Una nota positiva arriva dal confronto con le altre province dell’Emilia Romagna visto che la variazione media tendenziale rilevata in provincia è stata tra le più basse (settimo posto, davanti a Modena: +5,3% e Reggio Emilia: +4,9%). (News Rimini)

L’inflazione acquisita per il 2022, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi futuri, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +6,1% Netta crescita dell’inflazione nel primo quadrimestre dell’anno, nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. (CesenaToday)

È necessario, pertanto, fare fronte comune e assumere iniziative a livello europeo per frenare l’inflazione, come la regolazione dei prezzi di beni socialmente significativi, per evitare ricadute prevalentemente su imprese e consumatori” L’inflazione acquisita per il 2022, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi futuri, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +4,7%. (RiminiToday)

Il maggior incremento medio tendenziale dei prezzi riguarda le voci ‘abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili’ (+25,8%), elettricità e combustibili da soli segnano +64%. Prezzi in salita per la borsa della spesa delle famigliee aumento dei costi per le aziende. (il Resto del Carlino)

L’inflazione acquisita per il 2022, cioè la variazione media dell’indice nell’anno ipotizzando che l’indice stesso rimanga, nei mesi futuri, al medesimo livello dell’ultimo dato mensile, risulta essere del +6,1% (ForlìToday)

La tendenza risulta crescente fino a marzo (gennaio: +5,5%, febbraio: +6,7%, marzo: +7,2%) e in lieve flessione ad aprile (+7%). In sostanza: le bollette sono un salasso, fare benzina è molto costoso ma anche l’acquisto di alimentari e mobili comporta somme più alte rispetto al passato. (il Resto del Carlino)