Atene si tinge di arancione: «Sembra di essere sul pianeta Dune». Tutta colpa della sabbia del Sahara

I cieli sopra Atene si sono tinti di arancione come in Dune. L'atmosfera simile a quella del pianeta della saga cinematografica, però, era dovuta alla sabbia del Sahara. I forti venti hanno trasportato le nuvole di polvere del deserto attraverso il Mar Mediterraneo fino alla capitale greca. «È uno degli episodi più gravi di concentrazione di polvere e sabbia del Sahara dal 21 al 22 marzo 2018 - ha riferito all'Associated Press Kostas Lagouvardos, direttore delle ricerche meteorologiche presso l'Osservatorio di Atene - quando le nuvole hanno invaso in particolare l'isola di Creta». (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le autorità hanno chiesto ai cittadini con problemi respiratori e di vista di uscire indossando mascherine e occhiali da sole. (Fanpage.it)

La polvere del Sahara che ha invaso mezza Europa fa male alla salute e all’ambiente? Come mai si verifica questo fenomeno che ha colorato di rosso perfino la neve delle nostre Alpi? Quando parliamo di polvere del Sahara immaginiamo le dune di sabbia dorata del deserto, che a un certo punto il vento solleva portando fino a noi. (Ohga!)

I principali monumenti della capitale sono stati inghiottiti dalla polvere africana portata dai venti che soffiavano da sud, mentre l’intera città veniva avvolta da una foschia arancione. (Il Fatto Quotidiano)

Il fenomeno che nelle settimane scorse ha colpito Roma, ieri si è manifestato nella capitale greca e in diverse regioni del Paese che sono state ricoperte da una tempesta di sabbia proveniente dall’Africa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Oltre alla principale città del Paese, anche altre regioni sono state ricoperte da uno spesso strato di polvere arrivata dal deserto. Dalle colonne di marmo del Partenone, all’antica agorà romana, i principali monumenti di Atene sono stati inghiottiti dalla sabbia, con tutta la città avvolta da una foschia arancione che ha evocato scenari apocalittici. (Virgilio Notizie)

Sulle particelle di polvere si sono riflessi i raggi solari che hanno restituito la tonalità rossa” ha spiegato Nikos Michalopoulos dell’Osservatorio nazionale di Atene. (RSI.ch Informazione)