Cina mette ansia ai mercati, tra caos Evergrande e "azzardo" a Macao

Nei giorni scorsi, alcune delle più grandi società di gioco sul mercato di Hong Kong hanno perso circa 18 miliardi di dollari.

Sinic Holdings Group (Shg), con sede a Shanghai, ha bloccato le contrattazioni sui suoi titoli a Hong Kong dopo aver assistito impotente a un tracollo dell’87%.

Quando arrivò a Macao come profugo da Hong Kong, nel 1941, c’era la guerra

Ma stavolta sembra proprio che il rinnovato zelo normativo del governo sia deciso a scoraggiare definitivamente il gioco d’azzardo a Macao. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

(askanews) - I mercati hanno avuto un assaggio di cosa rischia di diventare la crisi Evergrande, il più importante sviluppatore immobiliare cinese in pesante crisi debitoria e sotto una "terribile pressione" in quanto a liquidità, se dovesse tracimare. (Tiscali.it)

Giovedì scadono obbligazioni per 83,5 miliardi di dollari e nessuno sa bene se Evergrande sarà in grado di farvi fronte. Per quanto gigantesca, Evergrande non sembra avere le caratteristiche per mettere in crisi da sola il sistema finanziario globale. (Domani)

Sul Ftse Mib, che ha chiuso in rosso del 2,57% a 25.048,26 punti, spiccano le vendite sul terzetto composto da UniCredit (-4,71%), BPER Banca (-5,34%) e Banco BPM (-5,1%). Il comparto automotive è sotto pressione dopo la notizia dell'indagine su circa 30 milioni di auto di vari marchi equipaggiate con airbag del produttore giapponese Takata. (LA NAZIONE)

Un articolo della Cnbc segnala che la paura della variante Delta è sempre dietro l'angolo. I riflettori comunque sono particolarmente puntati sul colosso immobiliare cinese Evergrande, da tempo nei guai. (Finanzaonline.com)

Le banche HSBC e Standard Chartered, ad esempio, si sono recentemente rifiutate di concedere credito a Evergrande per il completamento due progetti residenziali Evergrande, solo punta dell’iceberg. I problemi di liquidità di Evergrande mettono il mercato di fronte alla prospettiva di un default di ampie proporzioni. (Wall Street Italia)

A scatenare le vendite sono stati il panico per il futuro del colosso cinese Evergrande, l’ansia per l’imminente riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve di Jerome Powell e la previsione che si auto-avvera ovvero la paura del mese di settembre, storicamente il peggior mese per l’azionario Usa (LaPresse)