I boss pronti ad uccidere il ribelle, “Lo portiamo in campagna e lo uccidiamo come un vitello”

Fabio Tripoli, arrestato aveva osato mettere in discussione l’autorità di Massimiliano Ficano, arrestato nella notte con l’accusa di essere il nuovo capo della famiglia mafiosa.

“Lo portiamo in campagna e lo scanniamo come un vitello”, dicevano i boss di Bagheria.

Operazione Persefone dei carabinieri del comando provincia di Palermo. E’ il delitto evitato che ha fatto scattare l’operazione Persefone che ha portato in carcere 8 componenti della famiglia mafiosa di Bagheria. (BlogSicilia.it)

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Il boss si vantava con i suoi fedelissimi di essere stato iniziato nell'organizzazione dai mafiosi vicini a Bernardo Provenzano che in passato si erano occupati della latitanza del padrino corleonese. La famiglia mafiosa di Bagheria, secondo gli investigatori, controllava tutto e dirimeva i contrasti tra i commercianti. (Giornale di Sicilia)

I contrasti di oggi. In questo contesto dell’operazione Carmelo Fricano era considerato un sodale fedelissimo del boss di Bagheria, Massimiliano Ficano. In passato, infatti, diversi collaboratori di giustizia hanno indicato Fricano quale “prestanome” di Greco, e inserito nell’associazione mafiosa. (BlogSicilia.it)

“Stipendiare” i carcerati: dovere sacro dei boss liberi. I boss, infatti, avevano deciso di ammazzare un pregiudicato locale, estraneo a Cosa nostra, ritenuto poco incline al rispetto delle regole imposte dall’organizzazione mafiosa. (In Terris)

L’operazione, denominata 'Persefone', fa luce sulle attività della famiglia mafiosa di Bagheria, partendo dalla spedizione punitiva organizzata ai danni di un pregiudicato locale, restio a seguire i dettami di Cosa nostra e colpito perciò da un “pestaggio di avvertimento”, dopo il quale non solo non si è piegato a più miti consigli ma ha finito col mettere in discussione in pubblico l'autorità del boss Massimiliano Ficano, decretando la sua “condanna a morte”, sventata solo dall'intervento dei carabinieri. (GiocoNews.it)

"L'ha spogliata tutta, in mezzo alla strada.", raccontava Giuseppe Cannata, uno dei fermati, al capomafia, aggiungendo: "Sono arrivato io. Non sapendo di essere intercettati dagli investigatori dell'Arma i boss si lamentavano del comportamento di Tripoli (PalermoToday)

Sono emerse anche le responsabilità penali sull'anziano imprenditore edile Carmelo Fricano (detto "Mezzo chilo" e arrestato oggi), ritenuto soggetto vicino alla famiglia mafiosa di Bagheria e, in particolare, allo storico capo mandamento detenuto Leonardo Greco. (Rai News)