Nettuno come Saturno, il telescopio Webb mostra gli anelli (mai così nitidi) del gigante di ghiaccio

Il telescopio spaziale James Webb della Nasa mostra tutte le sue capacità fotografando Nettuno gli anelli di Nettuno come non avveniva da almeno 30 anni, catturando il gigante di ghiaccio sotto una luce completamente nuova. Foto Nasa La cosa più sorprendente nella nuova immagine di Webb è la visione nitida degli anelli del pianeta, alcuni dei quali non venivano rilevati dai tempi di Voyager 2, il primo veicolo spaziale della Nasa ad osservare Nettuno durante il suo sorvolo nel 1989. (ilmessaggero.it)

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Ecco cosa si vede Dopo aver mostrato al mondo alcune immagini senza precedenti del pianeta con gli anelli, Giove, il telescopio Webb ci ha consegnato alcuni scatti inediti anche di Nettuno. Nuovo stupore e tanta gioia tra gli scienziati addetti ai lavori per quel gigante ai confini del nostro Sistema Solare. (ilGiornale.it)

Freddo, lontano e circondato da un’atmosfera irrespirabile. Le descrizioni che sono state fatte nel tempo, sia a livello scientifico che cinematografico, di Nettuno, non lo rendono affatto attraente. Eppure anche questo pianeta ha un suo fascino, come ben testimoniato da uno degli ultimi scatti del telescopio James Webb della NASA e dell’ESA. (Libero Tecnologia)

A cura di Valeria Aiello Gli anelli più deboli di Nettuno mostrati dal telescopio spaziale James Webb / NASA (Fanpage.it)

Si tratta di una tra le immagini più chiare del pianeta sin dal passaggio della sonda Voyager 2 nel 1989: lo ha spiegato l'Agenzia Spaziale Europea che insieme alla Nasa e alla Canadian Space Agency coordina le attività di quello che viene definito il telescopio più grande e potente mai lanciato nello spazio (Sky Tg24 )

Una visione così nitida di Nettuno e dei suoi anelli gassosi non si era mai registrata finora: solo disegni e ricostruzioni grafiche avevano provato a definire i contorni del pianeta più esterno della nostra galassia. (greenMe.it)

Gli anelli di Nettuno Il sistema di anelli di Nettuno fu scoperto nel 1968 grazie alle osservazioni di Edward Guinan dal Mount John Observatory in Nuova Zelanda, ma la conferma visiva della loro presenza la diede la sonda Voyager 2 nel 1989. (DDay.it)