Paura per Alessia Marcuzzi: "Ho rischiato di morire soffocata"

Aggiungendo che presto farà in modo di impararla. Paura per Alessia Marcuzzi durante una cena in un ristorante di Londra.

A salvarla Wilma Faissol, la moglie del suo ex Francesco Facchinetti che è anche il padre di sua figlia Mia.

Alessia Marcuzzi ha rischiato di morire soffocata.

Ho pensato davvero di morire, non riuscivo più a capire nulla, quando Wilma mi ha preso da dietro e mi ha stretto forte, dandomi un colpo forte sullo sterno verso l’alto

È quando successo un paio di giorni fa a Londra quando Alessia Marcuzzi ha rischiato il soffocamento durante una cena in un ristorante. (RagusaNews)

Ne parlano anche altri giornali

gior. Un dramma lungo una ventina di chilometri. Il padre avrebbe sparato al figlio domenica mattina ad Agno. Eppure c'è chi parla di liti frequenti (Ticinonline)

A salvarla Wilma Faissol, la moglie del suo ex Francesco Facchinetti che è anche il padre di sua figlia Mia. È quando successo un paio di giorni fa a Londra quando Alessia Marcuzzi ha rischiato il soffocamento durante una cena in un ristorante. (RagusaNews)

di Federica Bandirali. A salvarla, letteralmente, è stata Wilma Faissol, moglie di Francesco Facchinetti che è il padre di sua figlia Mia. (Corriere della Sera)

Nelle stories su Instagram, Wilma Faissol ha poi taggato Alessia Marcuzzi, rispostando la foto postata con un messaggio: "E ieri Alessia Marcuzzi mi ha fatto perdere 10 anni di vita": Roma, 8 agosto 2022 - Alessia Marcuzzi salvata dalla manovra di Heimlich . (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Ho pensato di morire — ha infatti confessato —, non riuscivo più a capire nulla, quando Wilma mi ha preso da dietro e mi ha stretto, dandomi un colpo forte sullo sterno verso l’alto. Tutto questo nel giro di due minuti davanti a tutte le persone del ristorante». (Corriere della Sera)

Non riuscivo più a respirare, mi sono alzata e ho cominciato a strabuzzare gli occhi e a chiedere aiuto - ha scritto Marcuzzi - Paolo e Tommy hanno provato a liberarmi dandomi dei colpi sulla schiena, ma nulla. (la Repubblica)